A febbraio il progetto per la Tribuna Ubi
Cantiere stadio, c’è l’ipotesi di allargarla

La corsa riprende, dentro e fuori dal campo. Se l’Atalanta è pronta ad affrontare il girone di ritorno con l’obiettivo di confermarsi in Europa (possibilmente quella che conta di più, la Champions), sul fronte del restyling dello stadio, progettisti e società nerazzurra sono all’opera per definire il progetto del secondo lotto dell’intervento: la tribuna di viale Giulio Cesare, ora Ubi Banca.

Un passaggio non semplice e che sta facendo discutere parecchio i tifosi.Premessa: l’Atalanta sta attenendosi in tutto e per tutto a quanto previsto – e approvato – nel Piano attuativo. Quello accolto con osanna e molto entusiasmo dalla tifoseria perché rappresentava una svolta nella vicenda di un impianto datato 1928 e assolutamente inadeguato alle esigenze del calcio moderno.

Poi però nel giro di 5 (folli) mesi di cantiere è stata portata a termine la demolizione e ricostruzione della Nord, e davanti alla sua imponenza qualcuno ha iniziato a storcere il naso su un intervento sulla Ubi limitato alla risistemazione dei gradoni e al loro adeguamento, immaginando un ulteriore passo in avanti: in primis una copertura nuova e in continuità con quella delle curve. In realtà anche l’Atalanta ha accarezzato questa ipotesi, tramontata essenzialmente per ragioni di tempo, tecniche e anche (ci sta) economiche: in questo rigoroso ordine.

Da qui la scelta di tornare sui propri passi, intervenendo cioè sulla Giulio Cesare prevalentemente sul versante dell’adeguamento dei gradoni: il progetto (curato dallo Studio De8) sarà pronto per febbraio, così da ottenere in tempi brevi il permesso di costruire ed essere pronti ad aprire il cantiere il 25 maggio, il lunedì dopo Atalanta-Inter, ultima partita di campionato. Da lì in avanti ci saranno 100 giorni per completare l’intervento, perché di giocare in campo neutro le prime partite casalinghe della prossima stagione la società nerazzurra non ne vuole sapere: sono bastate le 4 tra attuale campionato e quello passato.

La capienza

I progettisti sono al lavoro con l’obiettivo di portare la capienza complessiva del Gewiss Stadium a 25 mila posti. Per arrivarci serve una tribuna che ne contenga almeno 4.000 e considerato che almeno 600 «salteranno» per la ridefinizione della stessa, ci sono due possibilità: o lavorare in altezza o in larghezza, riempiendo cioè i due varchi esistenti verso le curve. Nella parte alta, perché quella bassa rimane destinata all’uscita del pubblico. La soluzione più gettonata pare appunto questa: lavorare in altezza potrebbe difatti presentare qualche problema di compatibilità con la facciata esterna, vincolata dalla Sovrintendenza.

Non è previsto invece nessun intervento sul fronte della copertura in questa fase, il che vuol dire che le prime file della nuova gradinata (che sarà continua e non spezzata in due come l’attuale) resteranno scoperte. Pare invece ci sia la possibilità di coprire in qualche modo gli eventuali nuovi ampliamenti verso le due curve. Ma se dal punto di vista funzionale la scelta di non intervenire sulla copertura qualche problema lo comporta, da quello estetico per capire come sarà davvero lo stadio bisognerà attendere la posa delle due americane: le travi con il sistema d’illuminazione che passeranno sopra le due tribune, raccordandosi alle estremità delle curve. Architettonicamente parlando, sarà questo l’elemento che chiuderà il cerchio del progetto. Per vederlo realizzato bisognerà però attendere un po’: la Sud verrà abbattuta e ricostruita solo al termine del campionato 2020-21 e non basteranno 5 mesi come per la Nord, ma almeno il doppio. Sotto c’è da costruire il parcheggio da 300 posti e se il Comune potrebbe anche discutere una realizzazione in due fasi (non consecutive), dal punto di vista del cantiere potrebbe rivelarsi complicato.

Le scritte «Gewiss Stadium»

Sul fronte esterno, a breve è prevista la posa della scritta Gewiss Stadium (di un elegante color blu scuro) sulla facciata della Nord: analogamente ne verrà messa una sulla facciata della Giulio Cesare – al posto dell’attuale Atleti Azzurri d’Italia - e due sopra le tettoie delle tribune, visibili dal campo. Per il nuovo rivestimento esterno delle facciate laterali bisognerà invece attendere primavera: tra reperimento del materiale necessario e lavorazione serviranno ancora un paio di mesi, come comunicato da Stadio Atalanta e progettisti a Palafrizzoni in una lettera con il cronoprogramma aggiornato.

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