Addio Bertocchi, il cartografo
«prestato» alla cronaca
Quando arrivava in redazione nell’ufficio della Provincia, si distingueva per due evidenti modalità: la cortesia del comportamento nel rapporto con i colleghi e la qualità della notizia che si accingeva a comunicare. La cortesia non era formale, era parte della sua personalità, di uomo mite, corretto, soprattutto raffinato nel relazionarsi, un gusto che scaturiva dalla sua stessa professione: il cartografo. Di assoluta eccellenza, un mestiere raro che lo rendeva protagonista nella Bergamo di quei tempi. Parlo degli anni fra i ’60 e gli ’80 del secolo scorso quando Attilio Bertocchi - del quale faccio qui memoria essendo deceduto a 93 anni, tumulato ieri dopo il funerale nella parrocchiale di Nembro - era anche il corrispondente de L’Eco di Bergamo dalla zona di Nembro (e della bassa Valle Seriana) e si collegava regolarmente con il sottoscritto, caposervizio della Provincia, per preparare servizi adeguati.
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