Albino, i frigo restano senza corrente: mille dosi di vaccini «in quarantena»

L’incidente tra sabato 8 maggio e domenica notte all’hub gestito dalla coop dei medici di base. Mille dosi di Pfizer e Astrazeneca sigillate perché «potenzialmente compromesse». Sorlini: «Chiederemo alle aziende cosa possiamo fare».

Mille dosi di vaccini Pfizer e Astrazeneca «in quarantena», chiuse, sigillate, stoccate in frigorifero e non utilizzabili. La ragione? «Fiale potenzialmente compromesse». Succede ad Albino, all’hub vaccinale gestito dalla cooperativa di medici di famiglia Iml, Iniziativa medica lombarda. Nella notte fra sabato e domenica un calo di tensione lascia il frigorifero medicale collocato nell’auditorium comunale – sprovvisto di gruppo di continuità – senza corrente elettrica per diverse ore, certamente più di cinque. Secondo la ricostruzione fornita dalla stessa cooperativa, alle 23,44 di sabato il sistema di allerta collegato al frigorifero dell’hub invia l’sms che informa del guasto i tre tecnici individuati da Iml: il primo degli addetti ad accorgersi dell’allarme vede l’sms solo nel cuore della notte, quando ormai sono le 4 passate. Alle 5 i tecnici arrivano sul posto, tempo una mezz’ora e il frigorifero riparte. Ma i tempi - fondamentali per rispettare la catena del freddo richiesta dai due vaccini - sono borderline.

«Le fiale di Pfizer e Astrazeneca possono rimanere a temperatura ambiente per un massimo di sei ore – spiega Mario Sorlini, presidente della cooperativa Iml –. E dai nostri calcoli le dosi che avevamo in frigorifero potrebbero essere rimaste a temperatura ambiente, a causa del calo di tensione, per un tempo di poco superiore, diciamo fra le sei ore e le sei ore e mezza circa. Eravamo davvero al limite. All’alba di domenica mattina, prima di aprire il centro vaccinale, abbiamo quindi deciso insieme alla farmacia dell’Asst Bergamo Est di sigillare le mille dosi e metterle in stand by. Chiederemo alle aziende produttrici di esprimersi: fino ad allora non verranno somministrate».

Nella notte fra sabato e domenica nel frigorifero del centro vaccinale c’erano però anche fiale di Moderna: «Ma in questo caso le fiale possono rimanere a temperatura ambiente fino a 12 ore – precisa Sorlini – e siamo rimasti abbondantemente nei tempi indicati, anche considerando il calo di tensione. Alle 11 della mattina di domenica avevamo già somministrato tutte le fiale di Moderna, e grazie alle scorte che avevamo accantonato di Pfizer e Astrazeneca siamo riusciti a vaccinare tutti i 450 utenti previsti, senza disagi sull’utenza».

Dosi accantonate

Ats Bergamo conferma l’accaduto: «Circa mille i vaccini che potrebbero essere rimasti compromessi e che al momento sono stati accantonati in attesa di valutazione da parte delle case produttrici – fanno sapere da via Gallicciolli –. In ultima analisi potrebbero risultare inutilizzabili e quindi, in tal caso, non verrebbero inoculati. Grazie alla registrazione delle temperature all’interno del frigorifero h24, grazie al sistema di allarme che ha regolarmente generato gli alert per i responsabili di Iml e grazie alle successive verifiche da parte di Ats Bergamo, i vaccini potenzialmente compromessi sono stati subito individuati e tolti dal circuito delle vaccinazioni».

Si corre ai ripari

Sta di fatto che l’incidente ha reso evidente la necessità di dotare il centro di un sistema in grado di rispettare, sempre e in ogni caso, la catena del freddo richiesta dai vaccini. «Da domani (oggi, ndr) sarà attivo un gruppo di continuità – assicura Sorlini – che alimenterà il frigo medicale in caso di eventuali cali di tensione. Detto questo, siamo sinceramente dispiaciuti per l’incidente: al tempo stesso siamo certi di aver agito correttamente, mettendo in quarantena le dosi di vaccino, per garantire la massima sicurezza dei cittadini».

Il centro vaccinale di Albino è stato inaugurato lo scorso 19 aprile: si tratta dell’unico hub in provincia di Bergamo (Iml ne ha aperti altri in Lombardia) interamente gestito dai medici di base, che organizzano la campagna in autonomia, con personale medico, infermieristico e amministrativo arruolato dalla cooperativa di camici bianchi. Attualmente nel centro della bassa Valle Seriana, a cui distribuisce i vaccini l’Asst Bergamo Est, si somministrano circa 450 dosi al giorno, con un potenziale di 1.300 somministrazioni quotidiane.

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