Alzano, punto nascita chiuso da 11 mesi
«Uno stato temporaneo, ma riaprirà»

Il reparto trasferito a Seriate da febbraio 2020. Asst Bergamo Est: «È uno stato temporaneo: l’attuale situazione non ci consente il ritorno alla normalità».

Dopo oltre 11 mesi dalla chiusura avvenuta in piena emergenza pandemica - era il 25 febbraio dello scorso anno - è ancora chiuso il punto nascita dell’ospedale «Pesenti-Fenaroli» di Alzano Lombardo, punto di riferimento per gli abitanti delle Valli Seriana e di Scalve (e non solo), soprattutto dopo la chiusura del punto nascita di Piario. Per Alzano «si tratta di una chiusura temporanea», ribadisce l’Asst Bergamo Est, che allontana nuovamente le voci di una chiusura definitiva; peraltro quello seriano non è l’unico punto nascita in Lombardia chiuso temporaneamente in periodo di emergenza.

Dal 25 febbraio scorso i servizi di sala parto e pronto soccorso ostetrico sono stati sospesi momentaneamente e trasferiti insieme allo staff di Alzano all’ospedale Bolognini di Seriate, che attualmente è l’unico punto nascita operativo dell’azienda. «Nei nostri presidi ospedalieri sono purtroppo ancora presenti, seppur con numeri contenuti, pazienti affetti da Covid-19 - spiega in una nota l’Asst Bergamo Est che ieri ha riaperto l’area Covid free di Piario dopo alcuni giorni di chiusura a seguito dell’accertamento di una positività, martedì 26 gennaio -. Rimane attiva nei diversi presidi gestiti dall’Asst Bergamo Est (Seriate, Alzano, Lovere, Piario, Gazzaniga) l’organizzazione per aree differenziate (area per pazienti Covid positivi, aree grigie, Covid free) che condiziona in modo significativo l’intera attività ordinaria. È evidente che anche i percorsi ospedalieri risentono fortemente dell’organizzazione straordinaria venutasi a creare; l’imperativo è la messa in sicurezza dei pazienti stessi e l’attuale situazione epidemiologica non ci consente ancora un ritorno alla normalità.

Alla luce di questo è alquanto prematuro l’annuncio a oggi di una riapertura del reparto maternità dell’ospedale di Alzano Lombardo, che sarà possibile non appena le condizioni consentiranno di riprenderne l’attività». Le due realtà in conflitto L’esigenza di garantire percorsi «puliti» e sicuri per le donne in gravidanza e i nascituri si scontra infatti con l’attuale situazione epidemiologica e soprattutto la riorganizzazione degli spazi all’interno dei presidi. Anche Regione Lombardia l’estate scorsa aveva allontanato lo spettro di una chiusura definitiva del reparto ribadendo di «non aver previsto alcuna chiusura del punto nascita dell’ospedale di Alzano Lombardo.

Nel periodo di emergenza Covid-19 l’Asst Bergamo Est, per garantire un’assistenza appropriata e in sicurezza delle gestanti, ha temporaneamente trasferito il reparto maternità, e quindi il personale ostetrico e ginecologico dell’ospedale Pesenti-Fenaroli, presso l’ospedale Bolognini di Seriate, da sempre attivo, anche in piena emergenza Covid-19. Per continuare ad assicurare l’accompagnamento alle gestanti della zona di Alzano è stato inoltre rafforzato il servizio di ostetrica del territorio». La difficoltà a definire una data Dunque la riapertura del reparto di maternità di Alzano Lombardo, sostiene l’azienda sanitaria, è legata all’andamento della pandemia che non consente di indicare una data di riapertura in anticipo, visto l’andamento imprevedibile dei contagi.

«La decisione dell’Asst è stata assunta per motivi di carattere strutturale del presidio e dei protocolli Covid-19 da attuare, indicati dal ministero della Salute. Non appena le condizioni consentiranno di poter operare in totale sicurezza per le gestanti e i neonati, il reparto tornerà alla sua regolare attività» aggiunge l’azienda confermando che il reparto di Ostetricia-Ginecologia dell’ospedale Bolognini di Seriate è stato potenziato in questi mesi per far fronte alle esigenze anche delle future mamme della Valle Seriana e non solo.

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