Assalto in Città Alta e alle seconde case
Il boom nelle valli preoccupa i sindaci

Weekend. La Corsarola di nuovo affollata da anziani e famiglie, come prima del lockdown. Runner e passeggiate. Nelle valli Brembana e Seriana code d’auto, sembrava agosto. Se i villeggianti resteranno dipenderà dal Dpcm.

Un fiume, con ondate di persone. Mentre governo e regioni discutono di lockdown, di misure chirurgiche per le aree più critiche o di provvedimenti uniformi per tutto il Paese, di «coprifuoco generazionale» per ridurre i rischi per le persone più anziane, della necessità di prendere misure per arginare i contagi che non si fermano, lo sguardo sulla città consegna la fotografia di una domenica (di festa e di bel tempo) che ha portato tantissime – immagini alla mano – persone in giro, accalcate nei luoghi del turismo a chilometro zero. Ieri pomeriggio, infatti, Città alta è stata nuovamente invasa. Dai bergamaschi più che dai turisti, anche se i «fuoriporta» – da Milano soprattutto – non sono mancati. La Corsarola è tornata a riempirsi e a tratti anche a ingolfarsi, col passo rallentato e i «passeggiatori» (molti anche anziani) che scorrevano fianco a fianco, con la mascherina sì, ma senza quel metro di distanziamento sociale che invece è la prassi che scandisce la quotidianità anti-contagio.

Gli appelli a limitare la socialità non hanno ancora portato all’«autolockdown»: e nell’attesa che qualcuno imponga le contromisure, la sensazione è che ieri in molti abbiano voluto vivere l’ultima domenica di svago prima delle nuove limitazioni. Sul colle che domina la città, la mattinata è stata appannaggio di runner e appassionati delle camminate, mentre via Colleoni è tornata a esser presa d’assalto soprattutto dal primo pomeriggio.

«Rischio situazione marzo»

Ma anche le valli, ieri – complice la bella giornata di sole, la temperatura neppure troppo fredda e la ricorrenza di Ognissanti – hanno visto un afflusso importante di persone: escursionisti, ma soprattutto, famiglie che rientravano nelle seconde case. Difficile dire, ieri sera, se si trattasse di una «toccata e fuga» o di un primo esodo per fuggire al possibile lockdown della metropoli milanese. La certezza si avrà oggi o nei prossimi giorni. Sta di fatto che molti appartamenti sono stati riaperti. «È la prima volta che, in questo periodo, noto un così gran numero di seconde case aperte – spiega il vicesindaco di Oltre il Colle Pierangelo Manenti –. La preoccupazione sicuramente c’è: in caso di fuga dalla città sarà difficile capire lo stato di salute di tutti».

«Sicuramente sono saliti in tanti - aggiunge il vicesindaco di Branzi Gabriele Curti - . Vedremo se si fermeranno anche. Stante la situazione rischiamo di ritrovarci nella stessa situazione di marzo se non saranno decise restrizioni al più presto».

«La maggior parte mi pare che sia salita per il ponte festivo e per verificare i riscaldamenti - dice invece il sindaco di Piazzatorre Valeriano Bianchi - . Ciò che ci preoccupa in caso di emergenza sanitaria sono i pochi medici del territorio a disposizione: in tutta la Valle dell’Olmo sono solo due per dieci Comuni». «Molto dipenderà dai contenuti dei decreti - aggiunge il presidente della Comunità montana Val Brembana Jonathan Lobati -. In caso di lockdown a Milano se si lascerà tempo prima dell’entrata in vigore e ovvio che molti saliranno nelle valli, come già successo questa primavera».

Tanta gente nei centri storici, seconde case aperte e code di auto anche in Val Seriana. La crescita esponenziale dei contagi nel milanese e non solo, però preoccupa la gente che sui social ha espresso chiaramente la paura che l’aggravarsi della situazione possa portare a un fuggi fuggi dalle zone dove ora il Covid 19 si sta diffondendo con rapidità.

A Selvino è stato un weekend movimentato, così come a Valbondione e in Val di Scalve; a Bratto e Dorga i parcheggi pieni, le code fuori dai negozi e l’ampia presenza di persone per le vie del paese, tra sabato e domenica, confermano che molti hanno scelto di fuggire in Val Seriana, anche solo per un fine settimana. « È stato un weekend quasi estivo. Tanti villeggianti sono rientrati e molti sono rimasti e lavoreranno da qui, grazie allo smart working», ha detto il sindaco di Castione Angelo Migliorati. Seconde case aperte anche a Onore, dice il sindaco Michele Schiavi: «Molti villeggianti sono saliti per una gita fuori porta e già rientrati; alcuni invece hanno scelto di stare qui da alcuni mesi, grazie anche allo smart working. Se vi sarà un nuovo lockdown mi aspetto che molti scelgano di trascorrerlo qui». Tantissima anche la gente a passeggio per le vie del centro di Clusone nel weekend.

«La preoccupazione c’è – afferma il sindaco baradello Massimo Morstabilini –. Per noi non è la situazione ideale. Nel frattempo abbiamo riavviato la COC e potenziato i controlli soprattutto la sera e nel weekend».

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