Bici speciale rubata e l’appello social
Volontari supereroi ne portano una nuova

Dopo il furto della «Hugbike» e l’appello social in dono a Nicola la due ruote di un’associazione di Varese. La famiglia di Dalmine: quanto affetto in questi giorni, grazie a tutti.

L’appello ha fatto letteralmente il giro della provincia nelle scorse settimane, tanto che i cellulari di mamma Valeria e papà Massimo non hanno smesso un attimo di squillare per le tante proposte di aiuto. E sabato 1 febbraio è arrivato anche il lieto fine. A consegnare a Nicola la sua nuova bicicletta è arrivata da Varese niente meno che una squadra di supereroi della Marvel. Cos’era successo? Venerdì 17 gennaio scorso degli sconosciuti hanno rubato una bicicletta dal garage di un condominio nel centro della città di Dalmine. Evento che capita troppo spesso, purtroppo, ed è sempre molto spiacevole, ma in questo caso lo è stato molto di più, perché quella non era una bici qualunque e non apparteneva a una persona qualunque.

Era una Hugbike (tradotto: «bicicletta dell’abbraccio»), una bici realizzata appositamente per persone con disabilità, di proprietà di un adolescente della città, Nicola, quindicenne con sindrome di Down. Per capirci si trattava di un particolare tandem con la possibilità per l’adulto (o il normodotato) di controllare il mezzo e contemporaneamente di abbracciare il bambino o il disabile seduto nel posto davanti.

Bici unica a Dalmine

Una bici davvero particolare, l’unica a Dalmine, tanto da spingere Valeria Pagnoncelli, mamma di Nicola, a lanciare un appello per poterla ritrovare, prima tramite social e poi dalle pagine del nostro giornale: «Non ci saremmo mai aspettati una risposta del genere», racconta. Perché i bergamaschi e non solo hanno preso davvero a cuore la vicenda che ha colpito il ragazzo dalminese, tanto da offrire alla famiglia diversi aiuti economici per ricomprarla: «La cosa che ci ha forse colpito di più è la vicinanza che in tanti ci hanno dimostrato in questi giorni: dai grandi gruppi industriali e commerciali (in particolare vorrei ringraziare il direttore Pizzagalli di Oriocenter) che si sono offerti di regalarci una nuova bicicletta; alle persone qualunque che volevano contribuire anche con poco, c’è addirittura chi voleva lanciare una raccolta fondi o chi, residente a Dalmine e nei paesi vicini, è andato a controllare nelle zone dove solitamente abbandonano i rifiuti se trovava la bicicletta di Nicola. Questa cosa ci ha colpiti e vorremmo davvero ringraziare tutti. Non era mai stato un appello economico il nostro, l’avremmo ricomprata nei prossimi mesi e infatti abbiamo detto a tutti di no».

I «cuori eroi»

O almeno quella era l’intenzione della famiglia fino a quando a chiamare non è stata un’associazione di Varese «Cuori eroi per bambini eroi», che si spende sul territorio per far felici i bambini malati e con disabilità: vestiti da supereroi vanno negli ospedali, animano feste e organizzano eventi, per regalare un momento di svago a grandi e piccini.

L’associazione, venuta a conoscenza del furto grazie al tam tam e al rilancio della notizia attraverso i social network, ha contattato la famiglia: «Avevamo una bicicletta nel nostro magazzino inutilizzata proprio uguale a quella che avevano rubato a Nicola - spiegano - l’avevamo comprata per un ragazzo che però non è riuscito a utilizzarla. Abbiamo pensato che Nicola poteva farne buon uso».

La consegna a Dalmine

A consegnare la Hugbike al ragazzo, davanti a casa, sono arrivati sabato pomeriggio, Capitan America, Cat Woman, Flash e gli altri eroi dei fumetti. Oltre alla bici, l’associazione ha regalato al ragazzo anche diversi gadget di «Cuori eroi per bambini eroi», tra cui una maglietta, strappandogli la promessa di indossarli quando avrebbe utilizzato la bici. E lui? Contento, tanto che è subito salito in sella con papà Massimo e un sorriso a trentadue denti. «La maglietta - ha detto il giovane che è un super tifoso atalantino strappando una risata alle persone riunite - la mettiamo, ma solo sotto quella del Papu Gomez».

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