Boom di turisti nella Bergamasca

Servono più medici per i villeggianti

Mentre le località turistiche di montagna e lago della Bergamasca si preparano alla stagione estiva con i turisti che già affollano le principali destinazioni, i sindaci segnalano l’urgenza di attivare il servizio di continuità assistenziale stagionale ossia il medico del villeggiante.

«Come Comunità montana Valle Seriana un mese fa abbiamo scritto ad Ats per richiedere il servizio per tutti i paesi, chiedendo anche a Regione la “guardia Covid”– spiega il sindaco di Selvino e assessore al turismo di Comunità montana Valle Seriana Diego Bertocchi – nei comuni dove vi è un’alta presenza di seconde case la stagione è già iniziata e questo è un servizio molto richiesto. Negli ultimi anni, nonostante il calo dei medici siamo sempre riusciti a garantirlo e confidiamo che le nostre richieste siano esaudite».

Dello stesso parere il sindaco di Castione, che già da diverse settimane ha sollecitato l’attivazione delle procedure per scongiurare una stagione senza medici in un comune che potrebbe raggiungere anche 30 o 35mila presenze (a fronte di 3.500 abitanti). «Mi auguro di cuore che trovino una soluzione altrimenti sarà un disastro– ha commentato il sindaco di Castione Angelo Migliorati – abbiamo chiesto l’attivazione del servizio sin da subito. A Castione la stagione è già iniziata: sono cresciute in modo esponenziale le richieste di appartamenti e molte seconde case sono già piene. Ci aspetta un’estate anni Settanta: ci servirebbe non un solo medico per Castione, Bratto e Dorga ma due o tre. Non possiamo pensare di far ricadere tutto sui nostri medici di base». Preoccupato anche il sindaco di Piazzatorre Valeriano Bianchi: «Come sindaci della Comunità montana Valle Brembana ci siamo mossi già da metà aprile, contattando Regione e Ats e, sollecitando l’attivazione del servizio, già da giugno abbiamo segnalato che i turisti erano già in parte presenti sul territorio anche durante l’emergenza e i nostri medici hanno dovuto farsi carico di un numero crescente di utenti. Anche i medici di base sono preoccupati perché se il servizio di continuità assistenziale non sarà attivato prima di luglio per loro, per tutti, sarà difficile. Pensiamo a Piazzatorre: i 400 abitanti in estate diventano diecimila».

Dall’Ats, impegnata in questi mesi nella gestione dell’emergenza Covid, è giunta la conferma che le procedure sono state avviate: «L’Ats, come previsto, ha inviato la richiesta ore per l’estate 2020 al competente Ufficio Regionale, prevedendo la decorrenza dell’attività del Servizio C.A.S. (Continuità Assistenziale Stagionale) da luglio, indicativamente per 35 Comuni, secondo le procedure che ci verranno indicate. Attualmente è in fase di valutazione una soluzione alternativa qualora non si trovassero medici disponibili per tale attività». Già negli ultimi anni in alcuni territori era stato faticoso trovare medici disponibili, come nella zona dell’asta del serio: «Non sappiamo ancora nulla - precisa la sindaca di Gandellino Flora Fiorina, già medico di medicina generale per anni anche a Castione – se faranno come nel 2019 la nostra valle era stata semi abbandonata con poche ore di assistenza. Speriamo, purtroppo questi medici sono pagati poco e sono spesso costretti a tour de force».

Sul tema delle procedure e viste ambulatoriali tutto dipenderà dall’andamento dei contagi: «Si attenderanno i dati statistici ed eventuali indicazioni regionali sulla scorta dell’andamento della pandemia – precisa Ats - Al momento, per le procedure, rimane in vigore lo stesso sistema della Medicina Generale: consulto telefonico, a seguire per chi ha febbre o sintomi sospetti Covid sono previsti la visita del medico curante oppure l’attivazione delle Usca». Poche certezze per ora, per avere un quadro più chiaro della situazione bisognerà attendere ancora un paio di settimane, nel frattempo al lago e in montagna il ponte del 2 giugno ha fatto registrare buone presenze, un piccolo assaggio della stagione estiva imminente. «Abbiamo firmato la richiesta di Ats in questi giorni, precisa Alex Pennacchio, sindaco di Lovere, tra i comuni del Sebino che garantisce ogni anno il servizio – Abbiamo confermato la richiesta per tutto il periodo estivo. Già in questi giorni molta gente è già presente, pieno l’ostello e le case vacanze, tante persone sul lungolago e in fila davanti alle gelaterie, ovviamente distanziati e con mascherine».

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