Caldo, si supereranno i 40 gradi. Domenica a Nord temporali, attenzione ai long Covid

Arriva la prima ondata di calore del 2021 e quest’anno con almeno dieci giorni di anticipo rispetto a quelle della fine di giugno del 2003, 2017 e 2019.

Da sabato 19 giugno inizia a salire la temperatura con 37-38 gradi in Emilia e in Toscana. Poi domenica 38-39 gradi a Bologna, Macerata, zone interne toscane, in Calabria, in Puglia. Ma il peggio deve ancora arrivare. Per martedì 22 giugno la previsione del iLMeteo.it è di oltre 42 gradi nella zona tra Foggia e Bari. Ad essere colpito la prossima settimana soprattutto il sud Dopo la Puglia anche Basilicata, Calabria e Sicilia. Qui localmente si raggiungeranno i 40 gradi nell’Agrigentino. Al Nord domenica, temporali e grandinate sull’alto Piemonte e Lombardia porteranno un po’ di refrigerio.

Intanto arrivano i primi bollini nel bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute. Domenica 20 giugno sono 10 le città con bollino arancione, (condizioni meteo con rischi per la salute) e rosso (ondata di calore ed emergenza), per Brescia.

Ma già da sabato 19 giugno, 6 le città con bollino arancione. Il bollettino monitora 27 centri. In particolare Brescia arancione oggi e domani e rossa domenica. Sabato 19 e domenica 20 bollino arancione per Bologna, Bolzano, Firenze, Perugia e Torino. Domenica 20 si aggiungono in arancione Ancona, Campobasso, Palermo, Rieti, Roma e Verona.

E quest’anno nel Piano operativo per l’estate 2021, lente sui guariti dal Covid-19. Per i pazienti long Covid si rileva «maggior rischio di subire gli effetti del caldo» e minore tolleranza alle alte temperature estive, si legge nel Piano Attività estate 2021 in relazione all’epidemia Covid19 del 17 maggio scorso messo a punto da ministero della Salute, Centro nazionale prevenzione e controllo malattie (Ccm) e Dipartimento di Epidemiologia Ssr Regione Lazio per pianificare la sorveglianza per le ondate di calore. Si sottolinea la particolare condizione degli «oltre 3,5 milioni di italiani guariti dal Covid-19».

Alcuni recenti casi studio, «suggeriscono, infatti, una minore tolleranza al caldo delle persone che hanno sviluppato una sindrome post Covid caratterizzata, anche a distanza di mesi dall’infezione, da sintomi quali difficoltà di respiro e tosse, o altri disturbi come palpitazioni, debolezza, febbre, disturbi del sonno, vertigini, difficoltà di concentrazione, disturbi gastrointestinali, ansia e depressione».

Da qui un piano «rimodulato» sia del rischio ondate di calore che del rischio associato al Covid-19, in virtù delle azioni da attivare sui territori. Tra i punti chiave del piano proprio quello di identificare, tra coloro che sono a maggior rischio di sviluppare effetti avversi del caldo, anche i pazienti dimessi/guariti da Covid-19 che manifestano sintomi cronici (pazienti long-term Covid-19). Il piano di prevenzione sulle ondate di calore sottolinea poi la necessità di seguire i protocolli anti-Covid in caso di assistenza domiciliare mentre ricorda che «febbre, tosse secca e debolezza possono essere sintomi del Covid-19».

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