Carona, fumata nera per le seggiovie
Nessuna offerta da privati al Comune

Scaduto l’avviso per manifestare interesse alla «Newco», con un capitale pubblico al massimo del 20%, pubblicato a inizio agosto. Il sindaco: «Chiederemo alla Curatela fallimentare di prendere in affitto gli impianti di risalita per garantire la stagione».

Non è arrivata alcuna offerta da privati – alla scadenza di sabato scorso – per costituire insieme al Comune di Carona una società mista con l’obiettivo di acquistare all’asta le seggiovie della Brembo Super Ski (Alpe Soliva, Valgussera e Conca Nevosa). L’avviso per manifestare interesse alla «Newco», con un capitale pubblico al massimo del 20%, era stato pubblicato a inizio agosto. Come annunciato in Consiglio comunale l’intenzione è di tentare l’acquisizione degli impianti di risalita in Val Carisole (parte del comprensorio con Foppolo) –proprietà del Fallimento Brembo Super Ski – insieme a un soggetto privato, individuato, finora in via formale, in un imprenditore veneto (rappresentato dal fiduciario, il commercialista Antonello Di Iorio).

Il Comune, insieme all’imprenditore veneto, sarebbe pronto, a un’offerta per le seggiovie intorno al milione e mezzo di euro, lontano però dai 2,6 milioni di euro chiesti dalla Curatela fallimentare (la prossima asta, sarà la quarta, è fissata il 26 settembre). Ma a fine agosto nessuno si è presentato. «Non avevamo fatto i conti con il periodo di ferie di agosto – dice il sindaco, Giancarlo Pedretti –. Siamo però fiduciosi che la manifestazione di interesse arrivi nei prossimi giorni. La accetteremo anche fuori dai termini». «Rientro dalla ferie ora», riferisce il commercialista Di Iorio, non aggiungendo altro. Il Comune di Carona, però, dice di avere comunque nel cilindro un piano B. «Chiederemo alla Curatela fallimentare di prendere in affitto gli impianti di risalita per garantire la stagione. Una soluzione che andrebbe bene a noi, penso ai creditori, visto che garantirebbe un guadagno e alla stessa curatela. Lasciare fermi gli impianti vorrebbe dire far perdere loro valore».

Ma da tempo, ormai, la Curatela fallimentare ha più volte ribadito, non solo di non essere più disponibile a un esercizio provvisorio, ma anche di non volere cedere in affitto il ramo d’azienda, salvo dietro promessa di acquisto. Il Comune di Carona, invece, escluderebbe, per ora, la possibilità di un’esproprio per pubblica utilità (come invece, aveva fatto negli anni passati il Comune di Foppolo). Finora erano stati due i privati che avevano manifestato interesse (anche se non ancora ufficialmente) all’operazione con il Comune di Carona: un imprenditore veneto (di cui il Comune però non ha voluto rivelare l’identità), e la «Devil Peak», società proprietaria, nel comprensorio di Brembo Ski di immobili e demanio sciabile. «La nostra offerta fatta al Comune, ovvero di una società con il 50% di proprietà a testa, resta ancora valida – spiegano dalla “Devil Peak” –, ma ormai se ne potrà eventualmente riparlare il prossimo anno. La stagione sciistica è troppo vicina».

Il Comune di Foppolo, intanto, ha pronto il bando per dare in affitto le sue due seggiovie (Quarta Baita e Montebello), ma ha deciso di attendere ancora una decina di giorni l’evolversi degli eventi a Carona. «Ci siamo confrontati con Carona – dice il sindaco, Gloria Carletti – e attendiamo ancora. Perché l’auspicio sarebbe quello di avere comunque un gestore unico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA