Allerta meteo: primi fiocchi nella notte
Fino a 20 centimetri anche in pianura

È arrivata nella notte di domenica 27 dicembre la perturbazione dalla Norvegia. Tregua a metà settimana, poi di nuovo nubi. Ma San Silvestro sarà asciutto.

Primi fiocchi di neve nella tarda serata di domenica 27 dicembre in Bergamasca: intorno alle 23 la neve ha iniziato a scendere anche a bassa quota sia in città sia in molti paesi della provincia. La Regione Lombardia ha diramato un’allerta moderato (arancione) per tutta la giornata di lunedì 28 dicembre.

Siamo di fronte alla seconda parentesi di maltempo di dicembre che, per quanto veloce, sembra destinata a lasciare il segno, soprattutto in termini di accumuli nevosi anche in pianura. Dando una lettura approfondita alle carte meteorologiche, infatti, emerge una possente saccatura colma di aria molto fredda (fonte www.meteoam.it), che transiterà da Nord Ovest investendo il territorio orobico durante la mattinata di lunedì 28 dicembre, per poi esaurirsi lentamente nel pomeriggio.

La massa d’aria in arrivo trae origine a latitudini settentrionali, comprese tra la Norvegia e l’Islanda; si tratta, pertanto, di aria polare marittima capace, col suo notevole spessore verticale, di scavalcare agevolmente la catena alpina, giungendo sulla pianura padana grazie anche alla spinta di un profondo minimo al suolo, posizionato tra Gran Bretagna e Francia. Sono le condizioni ideali per l’arrivo della neve anche in pianura, quanto meno nella prima fase; il grosso delle precipitazioni è atteso proprio nelle ore notturne e per le prime di domattina. In tema di quantitativi medi previsti, non resta che affidarci a quanto esprimono i modelli meteo che simulano il comportamento dell’atmosfera, che indicano in 15/20 centimetri di neve in pianura, circa 30 sulle Prealpi; prendiamo il dato con le dovute cautele, perché quando si tratta di neve sono troppi i fattori che concorrono alla resa al suolo.

Possiamo però dire che, essendo la nevicata accompagnata da aria fredda a tutte le quote, le indicazioni previsionali potrebbero essere piuttosto aderenti alla realtà; la bassa temperatura, infatti, consente al fiocco di non sciogliersi in prossimità del suolo e consentire dunque un accumulo ideale in termini di volume (ricordiamo che un millimetro di pioggia corrisponde a un centimetro di neve al suolo). Come evolverà il tempo per il resto della settimana? Dopo il passaggio perturbato, avremo un parziale miglioramento nella notte tra lunedì e martedì; parziale proprio perché nella giornata stessa di martedì è atteso un nuovo peggioramento, con precipitazioni deboli e nevose a bassa quota, almeno fino a cinquecento metri, relegando probabilmente solo pioggia per le zone di pianura. Mercoledì e giovedì i fenomeni atmosferici ci concederanno una tregua, anche se continuerà a fare decisamente freddo, specie alle prime luci dell’alba; tra venerdì e sabato, infine, torneranno le nuvole ma, per quanto esprimono le attuali linee di tendenza previsionali, non dovrebbe nevicare né piovere. Un inverno in grande stile, possiamo dire, grazie soprattutto alle corrette posizioni assunte dalle principali masse d’aria; i possenti anticicloni (africano e atlantico), stazionando nelle loro zone d’origine, permettono continue discese di aria fredda legate al flusso perturbato settentrionale, vera fucina di perturbazioni e maltempo.

Torneranno ancora gli anticicloni, ovviamente, ma non più con quella noiosa assiduità di cui ci avevano abituato in passato, dove finivano per caratterizzare il tempo per lunghissimi periodi; questo consentiva, da un lato, tempo decisamente migliore, ma dall’altro le temperature medie crescevano in modo preoccupante finendo per guastare le medie climatiche nei settori interessati. Ora, invece, possiamo parlare di vera stagione invernale.

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