Dalle Ande in Val Gandino
Gli alpaca (e la loro lana) a Casnigo

Due giovani hanno avviato un allevamento di animali tipici del Sud America, che ora si sono moltiplicati.

Dalle Ande alla Valle Gandino, una missione impossibile diventata realtà grazie alla passione di due casnighesi. La scommessa vinta è quella di un allevamento amatoriale inedito: i due 34enni Andrea Giorgi e Giacomo Mignani, dalla fine del 2017 hanno iniziato la loro avventura con «AlpaCasnigo», un allevamento di alpaca, gli animali famosi in Sud America, sulle Ande, in Perù meridionale, in Bolivia settentrionale e nel nord del Cile, abituati a vivere tra i 3.500 e i 5.000 metri, ma che anche nella piccola valle bergamasca si stanno sentendo a loro agio.

Nel 2020 sono state 3 le nascite nell’allevamento posto dietro la zona industriale di Casnigo, dove i due giovani passano il loro tempo libero ad accudire questi animali particolari, a loro agio con l’uomo e soprattutto con i bambini. Pochi giorni fa «Bard», abbreviativo di bardela, variante dialettale della parola orecchia, è stato l’ultimo arrivato per una popolazione cresciuta nel giro di 3 anni e arrivata a 8 femmine e 5 maschi. La penultima arrivata, Mila, è nata il 3 settembre ed il suo nome è una dedica speciale alla veterinaria del paese Milena Martinelli che è corsa in soccorso ai due ragazzi in assenza della titolare. Ogni arrivo a Casnigo è una gioia enorme, contando che la gestazione per un alpaca femmina è di 345 giorni.

«In paese ci vogliono bene –ha spiegato Andrea Giorgi-, qua da noi è un via vai di nonni e bambini. Ogni tanto passiamo in paese e c’è molta curiosità: i maschi sono divisi dalle femmine e girano in punti diversi della zona. Sono animali abituati al contatto umano: ai maschi gli facciamo fare piccole camminate, al massimo per un’ora. Abbiamo ospitato scolaresche per le quali prepariamo un piccolo laboratorio per la lana e ragazzi disabili». Un allevamento che naturalmente non è fine a se stesso, ma in primo piano c’è la produzione di una lana speciale per diversi motivi: al momento si tratta solo di una passione, ma se le cose dovessero migliorare per i due 34enni, nella vita di tutti i giorni rispettivamente muratore e dipendente di un’enoteca, la passione degli alpaca potrebbe diventare un vero lavoro.

«La loro è una fibra nobile: si sono abituati a Casnigo, hanno solo bisogno della giusta ombra quando le temperature si alzano e di non rimanere al freddo quando vengono tosati. La lana è anallergica perchè non contiene lanolina, 7 volte più calda di quella di pecora e ha 22 colorazioni riconosciute in natura. Non c’è nessuna tinta o chimica nei nostri prodotti, è una questione naturale: ci appoggiamo ad un laboratorio di Vicenza che utilizza un lavaggio a secco senza agenti chimici». Come nella tradizione sudamericana, gli alpaca si nutrono solo di erba e fieno, se non qualche vitamina in più per le femmine in stato interessante: a dare una grossa mano ai due ragazzi c’è la veterinaria Mara Bagardi specializzata su questo tipo di animali. I primi esemplari sono arrivati nell’ottobre 2017, dopo un percorso passato attraverso la visita ad altri allevamenti e ad alcuni corsi specialistici. La passione vera invece da dove ha avuto origine? «Giacomo – conclude Giorgi -, li ha sognati, io li ho presi in simpatia e da lì è iniziato tutto».

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