Emergenza Covid, altri 100 infermieri
assunti in tempi record per gli ospedali

Asst Bergamo Est. Per gli ospedali di Alzano, Seriate, Gazzaniga, Piario, Lovere, Calcinate e per il territorio. Da dicembre, 13 con mansioni per il tracciamento dei casi Covid. In graduatoria ancora 291, forse non basteranno.

Una chiamata alle «armi» per gli ospedali bergamaschi. L’Asst Bergamo Est assume cento nuovi infermieri: si tratta del 10% dell’organico infiermieristico - 1.015 professionisti - attualmente a disposizione dell’azienda per i suoi presidi di Alzano Lombardo, Seriate, Gazzaniga, Piario, Lovere, Calcinate e per il territorio. Il nuovo personale, che entrerà in servizio il mese prossimo, servirà per coprire diverse esigenze, rese ancor più evidenti e impellenti dall’emergenza coronavirus: 33 infermieri andranno dunque a sostituire i colleghi andati in pensione, 54 sostituiranno il personale scelto internamente all’azienda per svolgere il neonato incarico di infermiere di famiglia, e 13 avranno mansioni legate al tracciamento dei casi di Covid-19. Un reclutamento svolto in tempi record, dopo che il concorso – bandito già nel 2019 – l’anno scorso s’era fermato per problemi organizzativi: prima prova il 28 settembre 2020, prova pratica il 6 ottobre, colloqui dal 12 al 30 ottobre, e graduatoria pubblicata sul sito aziendale lo stesso 30 ottobre.

Dei 1977 candidati ammessi al concorso nel 2019, si sono presentati in 570 per la prova scritta dello scorso settembre: una partecipazione che può sembrare contenuta, ma va tenuto conto che gli esami si sono svolti un anno dopo l’apertura del bando.

Arrivano anche dall’Inghilterra

Dopo test pratico e colloquio finale, 391 gli infermieri entrati in graduatoria e cento i professionisti che saranno assunti a tempo indeterminato dall’Asst Bergamo Est.

«Agli ospedali bergamaschi, Regione Lombardia chiede da giorni di aumentare i posti dedicati ai pazienti Covid - spiega Adriana Alborghetti, a capo della direzione delle professioni sanitarie e sociali dell’Asst Bergamo Est -. Una richiesta che non si soddisfa trovando, semplicemente, posti letto: serve soprattutto personale in grado di gestire il flusso di pazienti in aumento. Ogni due ammalati accolti in terapia intensiva, per fare un solo esempio, serve un infermiere dedicato. Abbiamo quindi lavorato a ritmi record per fare gli esami e avere la graduatoria in poco più di un mese».

Dei 391 infermieri entrati in graduatoria una decina vengono dall’estero: si tratta di professionisti che attualmente lavorano fuori confine, specialmente in Gran Bretagna, e che hanno approfittato del concorso bergamasco per rientrare in Italia.

Altri 22 provengono da fuori regione – dalla Basilicata alla Campania passando per il Veneto –, un centinaio da altre aziende sanitarie lombarde, 72 da cliniche private bergamasche e non, 54 dalle Rsa, 5 dagli hospice.

Non solo: nell’ottica di ottenere un’assunzione a tempo indeterminato in graduatoria sono entrati 65 infermieri dell’Asst Papa Giovanni XXIII, 32 dell’Asst Bergamo Est e 8 della Ovest attualmente titolari di incarichi provvisori.

Graduatoria ancora valida

«La graduatoria continuerà essere valida anche per i prossimi mesi - aggiunge Adriana Alborghetti – . E non è nemmeno detto che gli oltre 200 infermieri rimasti in graduatoria bastino per soddisfare il fabbisogno di personale. La pressione sulle Asst sta aumentando, serve personale infermieristico per coprire il turnover, gestire il tracciamento dei casi di coronavirus, garantire lo sdoppiamento dei percorsi Covid e non Covid all’interno dei reparti».

Proprio a proposito di emergenza coronavirus, l’Asst Bergamo Est ha fornito nove infermieri di area critica per la riattivazione dell’ospedale in Fiera.

Non solo, fra il suo personale più esperto l’azienda ha selezionato 61 professionisti pronti ad assumere la nuova mansione dell’infermiere di famiglia, che lavorerà sul territorio per la gestione dei pazienti a domicilio.

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