Filago, 12 ditte rinunciano ai fondi
«Aiutate chi ha bisogno»

Grazie ai soldi risparmiati il Comune ha ridotto la Tari del 90%. Il sindaco Medici ringrazia: un esempio di lealtà in tempi di crisi.

Una alleanza tra istituzioni e aziende in supporto di chi è stato messo in ginocchio dal virus. L’abbattimento del 90% della Tari, la tassa sui rifiuti, nei confronti delle piccole aziende e degli esercizi di vicinato di Filago non sarebbe realtà senza il senso civico di 12 imprese locali che hanno deciso di non beneficiare degli sconti del Comune, per consentire agli esercizi più in difficoltà di avere risparmi più sostanziosi sull’imposta.

Il Comune, reinvestendo quasi 145 mila dei 193 mila euro di fondi statali per i territori più colpiti dal Covid-19, ha applicato uno sconto del 50% a tutte le utenze del paese, comprese le famiglie. La misura, dopo un primo passaggio in Consiglio comunale, cambia indirizzo. Invece che applicare lo sconto in modo trasversale, viene promossa un’indagine sul territorio per comprendere le effettive esigenze delle attività commerciali. Uno studio a cui una dozzina di imprese, in sostanza, risponde: «Non abbiamo avuto grosse ricadute sui conti, pagheremo l’imposta per intero». Così l’Amministrazione decide di reinvestire il nuovo tesoretto abbattendo di un ulteriore 40% la tassa per le attività come bar, ristoranti, parrucchieri, agriturismi e ai negozi, che beneficeranno di uno sconto finale del 90%.

«Un esempio di lealtà in tempi di crisi - commenta il sindaco Daniele Medici - che non può che renderci contenti, questa collaborazione potenzia l’impegno del Comune a sostegno degli esercenti che hanno sofferto la prolungata chiusura della scorsa primavera. I negozi ci hanno già manifestato la loro soddisfazione. Un grazie va agli impiegati comunali che hanno realizzato l’indagine sul territorio». «Siamo contenti che sia stata promossa un’analisi approfondita - dice Gianbattista Carminati, consigliere della minoranza Il Nuovo per il Nuovo - come avevamo proposto, esprimiamo il nostro supporto alla misura».

Le misure di sostegno alle famiglie toccano anche i costi dei trasporti pubblici, le spese scolastiche e le attività del tempo libero dei giovani, per una spesa di 75 mila euro (di cui 24 mila di risorse comunali). Si alza al 40%, il cofinanziamento comunale per gli abbonamenti annuali dei bus. «Una misura straordinaria - spiega il sindaco - pensata per le famiglie e che, indirettamente, va a dare ossigeno al servizio dell’azienda di trasporto». Per le famiglie con Isee sotto i 25 mila euro il Comune partecipa alle spese per l’acquisto dei libri di testo, dei buoni per la mensa scolastica e di computer, per un minimo di 300 euro di contributo (per Isee da 19 mila a 25 mila euro) e un massimo di 400 euro (per Isee sotto i 10 mila euro).

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