Focolaio, trasferiti 15 pazienti
dall’ospedale di San Giovanni Bianco

Negativi all’ingresso in ospedale e positivi dopo qualche giorno di degenza. È successo a San Giovanni Bianco, dove la scorsa settimana 15 pazienti ricoverati nel reparto sub-acuti sono stati trasferiti in massa all’ospedale «Papa Giovanni XXIII», dopo aver fatto un tampone risultato positivo al Covid.

Negativi all’ingresso in ospedale e positivi dopo qualche giorno di degenza. È successo a San Giovanni Bianco, dove la scorsa settimana 15 pazienti ricoverati nel reparto sub-acuti sono stati trasferiti in massa all’ospedale «Papa Giovanni XXIII», dopo aver fatto un tampone risultato positivo al Covid. La notizia, confermata dalla direzione generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII (cui fa capo anche l’ospedale di San Giovanni Bianco), risale a giovedì scorso, ma si è appresa solo nelle scorse ore.

Sono ancora in corso accertamenti per capire come sia stato possibile che si accendesse un focolaio così circoscritto all’interno della struttura sanitaria della Valle Brembana. I 15 pazienti erano infatti negativi al tampone al momento del loro ricovero, ma un test effettuato successivamente ha mostrato invece la loro positività. A quel punto sono stati subito trasferiti a Bergamo, poi smistati anche in un’altra struttura. «Il trasferimento – fa sapere la direzione dell’Asst Papa Giovanni – è stato determinato dall’esigenza di mantenere il presidio della Valle Brembana Covid free e non dalle loro condizioni cliniche».

Dunque, secondo l’azienda, non ci sarebbe tra le 15 persone trovate positive, alcun paziente in condizioni di salute tali da richiedere il ricovero in reparti in cui vengono trattate le patologie più acute. Subito dopo il trasferimento al Papa Giovanni, nove pazienti sono stati inviati nel reparto di subacuti Covid dell’Istituto Palazzolo di Bergamo, dove hanno potuto riprendere il percorso terapeutico programmato.

«In un momento di così ampia circolazione di un virus così contagioso – conclude la nota dell’Asst Papa Giovanni XXIII – sono in corso tutte le valutazioni per migliorare ulteriormente la protezione offerta, anche sensibilizzando tutti a non abbassare la guardia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA