Green pass, quando serve e quando no - Ecco cosa serve sapere

Grazie al «Green pass», dal primo luglio ci si potrà spostare con maggiore facilità sia in Italia che all’estero. Ma il documento digitale, che rappresenta una sorta di passaporto vaccinale, potrà essere utilizzato anche per partecipare a manifestazioni, fiere ed eventi o andare in visita nelle Rsa.

Con la firma del Dpcm da parte del presidente del Consiglio, Mario Draghi, è arrivato il via libera al lasciapassare, che potrà essere richiesto da tutti coloro ai quali è stato somministrata la prima dose di vaccino da almeno 15 giorni, hanno completato il ciclo vaccinale, sono risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti, oppure sono guariti dal Covid-19. Si tratta di un’ottima notizia per i viaggi al di fuori dei confini nazionali, che dovevano sottostare ad una babele di regole, spesso difficili da comprendere e applicare, con innegabili vantaggi per tutto il comparto turistico.

Spostamenti interni

Il «Green pass» è necessario per spostarsi verso regioni arancioni o rosse. Al momento in Italia non ce ne sono, tanto che dal 28 giugno prossimo tutte le regioni italiane saranno bianche.

Viaggi all’estero

Dal 1° luglio la «Certificazione verde» sarà valida come «Eu digital Covid certificate», e renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen. Nell’attesa, chi si deve recare all’estero deve consultare le regole imposte da ciascuna nazione di destinazione, verificando le informazioni presenti sul sito viaggiaresicuri.it.

Aerei, treni e navi

Le misure di contenimento della pandemia variano di paese in paese, di conseguenza il suggerimento consiste nel tenere sotto controllo le regole imposte dal Paese di destinazione. Per quanto concerne i mezzi di trasporto, è utile contattare le compagnie per approfondire eventuali restringimenti in vigore, in particolare per quanto riguarda le compagnie aeree e crocieristiche. Sui mezzi di trasporto dovrà essere naturalmente indossata la mascherina a protezione di naso e bocca.

Alberghi

In linea di massima, non è richiesto il Green pass per dormire nelle strutture alberghiere, ma si devono rispettare le regole previste dal Paese ospitante ed eventualmente le restrizioni previste dalle singole strutture.

Spettacoli e concerti

Nei mesi scorsi sono stati effettuati numerosi test, in Italia e all’estero, per capire l’impatto degli eventi che prevedono una partecipazione di massa. Per accedere a spettacoli e concerti verrà di conseguenza richiesto il Green pass, in modo da evitare un peggioramento dell’emergenza sanitaria.

Discoteche

Alla riapertura delle sale da ballo sarà obbligatorio il Green pass per poter accedere. Su questo fronte il governo sta studiando ulteriori misure di contenimento.

Cinema e teatro

Cinema e teatri hanno già previsto un distanziamento naturale tra le sedute delle platee, con misure di sicurezza e mascherina sempre. Non sarà quindi richiesto il documento digitale dotato di Qr code per assistere agli spettacoli.

Eventi sportivi

Nel caso di manifestazioni sportive, in particolare per le partite di calcio, la linea prevede la presentazione della Certificazione per accedere negli impianti.

Ristorante

Non è necessario presentare alcuna documentazione per un pranzo o una cena nei pubblici esercizi. Per i ristoratori è facoltativa la misurazione della temperatura all’ingresso dei clienti nei locali, ma rimane anche in zona bianca il limite massimo di 6 commensali nei tavoli all’interno dei locali. All’aperto è stato invece dato il via libera alle tavolate tra amici.

Banchetti e cerimonie

Per partecipare al banchetto di un matrimonio servirà invece il Green pass, anche se il ricevimento si svolge all’aperto.

Fiere, convegni e congressi

Occorre presentare il Qr Code generato dal sistema governativo per poter accedere a fiere, convegni e congressi, che verranno probabilmente contingentati nei numeri.

Visite nelle Rsa

Il Green pass è necessario anche per far visita agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali. Le strutture avevano peraltro già introdotto sistemi per monitorare gli ingressi e salvaguardare gli anziani pazienti.

Cinque modalità per ottenerlo

Tutti i cittadini potranno scaricare la certificazione sia in maniera digitale che fisica. Nel primo caso è disponibile un sito web appositamente studiato, oppure si può procedere accedendo al proprio fascicolo sanitario elettronico. La Certificazione verde si può ottenere anche dalle app «Immuni» e «Io». Chi non avesse dimestichezza con gli strumenti informatici può rivolgersi al proprio medico di base o ad un qualsiasi farmacista. Il sistema non è ancora operativo, in quanto il governo sta aggiornando i dati di tutti i cittadini vaccinati. Nelle due modalità «fisiche» occorre presentare allo studio medico o in farmacia la tessera sanitaria che permette di scaricare il documento. Per tutti i dubbi o le informazioni del caso è disponibile il sito web dedicato, www.dgc.gov.it, dove si possono trovare tutte le indicazioni, oltre alle faq con le risposte aggiornate relativamente alle questioni più diffuse.

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