I pesci siluro infestano il Sebino? In un video i «Mostri del loch d’Iseo»

Margary Frassi

Pesci siluro nel lago d’Iseo? Sembrerebbe proprio di sì. A documentare con un video il branco è stato nei giorni scorsi Narciso Ravelli, pensionato, che stava facendo la sua passeggiata sul marciapiede-lungolago a Tavernola. Arrivato all’altezza di Villa Malfer lo sguardo è stato attratto da uno strano movimento nell’acqua del lago. Sullo specchio del Sebino si formavano dei gorghi, dei cerchi d’onda. Ha preso il cellulare e ha cominciato a girare un video per poi rivederselo a casa, con calma. C’erano dei bestioni che s’immergevano ed emergevano poco lontano dalla riva nel braccio di lago tra Tavernola e Montisola.

A che specie appartengono quei dorsi neri e curvi? Non possono essere lucci, troppo grossi. E, si scherza, nemmeno il mostro di Lochness! Dalle dimensioni potrebbero proprio essere pesci siluro, anche se la certezza non ce l’ha nessuno, visto che il piccolo branco - 4 o 5 secondo Narciso - a un certo punto s’è inabissato per riemergere poi chissà dove. Chi li ha visti e filmati, è rimasto sconcertato da quei pesci «mostruosi». E le immagini riprese dal video girato da Narciso non lasciano dubbi in proposito. «Erano circa le cinque e mezzo di pomeriggio – racconta – quando rientrando da una mia solita passeggiata sul lungolago di Tavernola, nei pressi di Villa Malfer, sono stato attirato da una enorme bolla sul lago, piatto a quell’ora. Incuriosito, mi sono fermato ad osservare, quando ho visto spuntare dall’acqua delle sagome nere, a volte tre, a volte quattro, che affioravano con balzi e avanzavano in direzione di Tavernola. Con il mio telefonino, ho filmato quanto stava succedendo sullo specchio d’acqua fino nei pressi dello Stress Café, ex Bar Roma. Non potevo credere ai miei occhi, ma quel che avevo visto e filmato erano proprio degli enormi pesci che stavano migrando sul lago».

Guarda il video girato da Narciso Ravello.

L’ipotesi più accreditata è che appartengano alla specie ittica «Silurus glanis» originaria dei grandi fiumi dell’Europa dell’Est, un pesce altamente invasivo e vorace, che può raggiungere grosse dimensioni di lunghezza e di peso. È stato immesso illegalmente nella Riserva delle Torbiere ed è causa di seri problemi perché oltre a catturare i pesci, mangia anche l’avifauna.