I tablet e i gadget di Expo 2015?
Sono anche in Bergamasca - Ecco dove

Sono state 3.501 le richieste di partecipazione ai cinque bandi per il riutilizzo gratuito di alcune beni mobili di Expo Milano 2015 presentate da organizzazioni non profit, scuole, comuni ed enti pubblici di tutta Italia. Ci sono anche diverse realtà bergamasche.

Sono in tutto 194 gli assegnatari delle cucine utilizzate nei cluster e dei diversi lotti di tablet, gadget, abbigliamento e accessori funzionali all’organizzazione dell’evento messi a disposizione da Expo SpA in liquidazione. L’assegnazione è avvenuta mediante procedura verbalizzata di estrazione a sorte. Fondazione Triulza aveva sottoscritto un Protocollo con Expo 2015 SpA in liquidazione per gestire operativamente, con il supporto di Fondazione Cariplo, l’assegnazione dei lotti dei beni individuati e messi a disposizione dalla società che aveva gestito l’Esposizione Universale di Milano.

I criteri per l’assegnazione dei differenti lotti di beni mobili sono stati definiti da un Comitato Guida composto da Expo 2015 SpA in liquidazione, Fondazione Triulza, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano.

I beneficiari sono stati contattati per essere informati sulle modalità e sui tempi di consegna dei beni. In questa pagina trovate le liste dei beneficiari dei cinque bandi pubblicati nel mese di luglio: si tratta della cessione gratuita di attrezzature da cucine utilizzate nei cluster; la cessione gratuita di tablet in uso durante Expo Milano 2015; la cessione gratuita di abbigliamento e accessori in dotazione ai FOP (Field Operator); la cessione gratuita di abbigliamento e accessori in dotazione ai volontari e la cessione gratuita di gadget di marca e brandizzati Expo Milano 2015.

I tablet, per esempio, sono finiti anche in alcune scuole bergamasche come la Don Bosco di Treviglio, l’Istituto Comprensivo Diaz di Vaprio d’Adda, il Clara Levi di Bonate Sotto e Elena Talpo di Nembro. Anche i gadget di Expo sono diventati orobici: alcuni lotti sono stati assegnati all’Istituto Paleocapa di Bergamo e alle Pro Loco di Solza e Sotto il Monte.

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