La motonave Iseo tornerà nel lago
dopo 115 anni e un mitragliamento

Sebino, da Ministero e Regione un milione per renderla operativa. «Interventi su scafo, carena e impianti a bordo».

È un pezzo di storia lacustre. E non solo perché – con le sue 115 primavere sulle spalle - è la decana del Sebino. Ma anche perché, nel 1944, ha subito il mitragliamento di due aerei alleati. Navigazione lago d’Iseo ha tirato a secco la storica motonave Iseo, in acqua dal 1905: un battello storico, un mezzo a cui la comunità lacustre è da sempre affezionata.

La Iseo se n’è andata su e giù fra le due sponde per 110 anni, fino a quando – nel 2015 – durante un controllo di routine sono emersi problemi alla carena. Acciacchi dovuti all’età, che richiedono cure non più rinviabili. E così è partita la caccia ai fondi per rimetterla in sesto: caccia che, finalmente, sembra aver dato i suoi frutti. Dal Ministero delle Infrastrutture e da Regione Lombardia dovrebbe arrivare complessivamente un milione di euro per la manutenzione necessaria: proprio in questi giorni Navigazione lago d’Iseo sta preparando tutto il materiale per confezionare il bando attraverso il quale affidare i lavori. Bando che dovrebbe essere emesso a inizio 2021, con le risorse regionali e ministeriali ad arrivare nelle casse dell’ente lacustre in funzione dell’andamento dei lavori. Quel che è certo è che la storica motonave, oggi «a riposo» nel cantiere di Navigazione a Costa Volpino, dovrà lasciare il Sebino per qualche mese per consentire i lavori.

Valore storico

«Si dovrà mettere mano a scafo, carena e chiodature – spiega Emiliano Zampoleri, direttore della Navigazione Lago d’Iseo –. E, visto l’intervento in corso, si rifaranno anche gli impianti a bordo, decisamente datati, così come si effettuerà qualche piccola modifica al layout del mezzo. È vero che la cifra necessaria, un milione di euro, rappresenta una somma consistente: ma va tenuto conto che un mezzo di questa portata, nuovo, costerebbe alla nostra società fra i 3 e i 4 milioni di euro. In ogni caso, rimetterla in acqua rappresenta un intervento importante per la nostra società: non solo perché che ci consente di tornare ad avere a disposizione un mezzo con una capienza di 190 passeggeri, ma anche e soprattutto per la comunità lacustre, che riconosce il valore storico di questa motonave».

Il mitragliamento

A proposito di storia: alla motonave Iseo è legato uno dei ricordi che rimangono maggiormente scalfiti nella memoria di chi vive sul Sebino. Era il 5 novembre del 1944: a trecento metri dal porto di Siviano, il battello Iseo viene mitragliato da due aerei alleati. Muoiono in 42, 33 i feriti. Una disgrazia che colpisce, senza possibilità di rimarginare la ferita, la comunità lacustre: sotto il fuoco angloamericano muoiono infatti solo civili, cittadini di Tavernola, Predore, Sarnico, Lovere, Riva di Solto, Vigolo, Castro, Sale Marasino, Montisola, Iseo, Marone e Pisogne. «Per il territorio lacustre il battello Iseo rappresenta parte del patrimonio storico – osserva Diego Invernici, vicepresidente della Navigazione lago d’Iseo -. Inizia quindi una lunga opera di restyling per renderlo di nuovo operativo». Un’opera che, salvo intoppi, dovrebbe iniziare il prossimo anno: e ci vorranno alcuni mesi prima che la decana del Sebino torni a solcare le acque del «suo» lago.

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