Meteo, sciabolata artica sulla provincia
Oggi atteso il picco, ma il gelo dura poco

Temperature quasi ovunque prossime allo zero e oltre, portate dall’aria russo-scandinava. La settimana si apre con il sole. Massime su di 10 gradi.

Il freddo intenso è arrivato puntuale sulla nostra provincia confermando le attese che da giorni lo annunciavano; ieri i valori minimi sono stati negativi a tutte le quote e quelli massimi hanno di poco superato lo zero solo in pianura nelle ore centrali diurne. Vista la particolare irruzione in atto, vediamo di capire la provenienza di questa massa d’aria che, per la verità, non è comunque così gelida da pensare al raggiungimento di particolari record sulla nostra provincia. Osserviamo innanzi tutto la disposizione della pressione atmosferica su scala sinottica, cioè lo sguardo d’insieme a livello europeo; questo permette di vedere i vari «ingranaggi» che hanno permesso tale avvezione fino alle nostre latitudini. Per fare questo ci avvaliamo della carta meteorologica riferita alla superficie isobarica di 500hPa, cioè a circa 5.500 metri di quota (fonte: www.meteoam.it), perché da qui possiamo subito intuire da quale canale proviene tale massa.

Nella carta presa a riferimento, è possibile distinguere le tre figure bariche principali, ossia la bassa pressione indicata con la lettera «L» in pieno Oceano Atlantico, il promontorio anticiclonico che dalla Spagna sale fino all’Islanda e, infine, una seconda bassa pressione sulle pianure russe; ebbene, proprio fra queste due ultime figure l’aria gelida di origine russo-scandinava (massa d’aria artica) ha trovato un canale preferenziale per giungere nel cuore del Mediterraneo (frecce rosse), influenzando anche il tempo di casa nostra. Le temperature registrate dalle stazioni di rilevamento dati dislocate sul territorio provinciale, infatti, hanno dato ieri buona testimonianza di quando abbiamo sopra esposto; basti pensare agli oltre -10 gradi registrati a duemila metri di quota, ma anche a -7 sulla bassa fascia prealpina, a circa mille metri di quota. Qui le temperature sono state abbondantemente sotto lo zero per tutta la giornata, e lo saranno anche oggi; stamattina, tra l’altro, raggiungeremo l’apice del freddo per quanto riguarda i valori minimi, mentre i valori massimi saranno in leggera risalita. Come evolverà il tempo nei prossimi giorni?

L’espansione del promontorio anticiclonico verso la nostra Penisola, porterà cieli generalmente sereni o poco nuvolosi e allontanerà progressivamente anche l’avvezione di aria gelida, riportando le temperature su livelli più consoni alle medie del periodo di riferimento; questo succederà soprattutto a partire da martedì e per i giorni successivi, quando in pianura le massime saliranno fino a dieci gradi centigradi.

Come si può intuire, possiamo osservare che l’irruzione fredda di questi giorni non avrà lunga vita; questo permetterà di archiviare tale parentesi come una situazione normale per il mese di febbraio, sia come valori raggiunti (bassi, ma non estremi), sia come durata (meno di quattro giorni). In fondo siamo già a 15 giorni dalla conclusione dell’inverno meteorologico; marzo, tuttavia, avrà certamente ancora qualcosa da dire.

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