Morto in bici Luigi Tosi
papà del ciclista Angelo

Il padre dell’ex atleta professionista Angelo Tosi aveva 87 anni ma coltivava
ancora la sua passione.

A 87 anni faceva ancora 15 mila chilometri in bici all’anno. E lunedì 7 ottobre proprio in bici – passione di famiglia, trasmessa anche ai suoi figli – è morto Luigi Tosi, padre di Angelo Tosi, ex professionista da una ventina d’anni di casa a Bruntino (Villa d’Almè). La disgrazia si è verificata tra Ponte dell’Oglio e Bettola da dove si dirama la strada collinare dell’Appennino Piacentino. Strada che l’anziano ciclista era solito percorrere in bicicletta, la passione della sua vita. Secondo le prime ricostruzioni, Tosi era in sella alla sua bici quando è avvenuto l’impatto con un furgone ed è caduto a lato della carreggiata.

Nonostante i primi soccorsi e i tentativi di rianimazione attuati dai medici della Pubblica Valnure per l’anziano ciclista non c’è stato niente da fare. Gli agenti della Polizia Stradale di Piacenza stanno effettuando le indagini sull’incidente. La salma è tuttora composta all’ospedale di Piacenza in attesa del necessario nullaosta dell’autorità competente, dopodiché i familiari comunicheranno la data dei funerali. Luigi Tosi, professione orafo, dirigeva una gioielleria a Casalpusterlengo (Lodi), ma la sua passione è sempre stata la bicicletta. Non a caso i tre figli hanno intrapreso questo sport diventato di famiglia. Mario come Angelo ha fatto parte della squadra juniores della mitica Rossi-Santini di Dalmine, Fausto è stato azzurro di ciclocross.

Tutti hanno dato il loro contributo, in particolare Angelo, orobico di adozione, professionista dal 1986 al 1994, alterando attività in gara in linea, fuori strada, in pista (da esordiente, allievo e da juniores è stato campione italiano della velocità e due volte dell’inseguimento a squadre). Si sono sottratte allo sport di casa la moglie Antonietta e la figlia Matilde: ma sono rimaste coinvolte nel seguire le imprese degli uomini di casa.

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