Passerella di Christo, motoscafi al largo
Ecco le regole per evitare il caos

Cosa succederà, in «quei» 16 giorni, sul lago. Sull’acqua? Quale tipo di mobilità sarà consentita alle imbarcazioni private? Ci saranno limitazioni per vele e motoscafi? Se un albergo volesse portare i suoi ospiti a Monte Isola, come può fare? Sono domande che circolano tra gli operatori turistici, ma anche tra chi vive sul lago e vorrebbe organizzarsi in autonomia una gita alla passerella.

Risposte univoche, chiare e definitive ancora non ci sono, perché tutto dipende dal piano per la sicurezza che deve essere licenziato dalla prefettura bresciana. Dall’Autorità di bacino arrivano però le prime indicazioni, con un’ordinanza, quindi un documento ufficiale, che spiega nel dettaglio come ci si può muovere in barca da qui al 15 settembre in zona passerella. «Noi abbiamo proposto – spiega Giuseppe Faccanoni, presidente dell’Autorità di bacino – che le imbarcazioni private possano approdare a Monte Isola al porto di Carzano, che dispone di 12 attracchi». Attenzione, approdare e non ormeggiare: «Significa che la barca può arrivare a Carzano, far scendere le persone e poi andarsene. Attualmente l’approdo prevede la possibilità di lasciare la barca ferma per due ore, ma per il periodo della passerella il limite sarà abbassato fino al tempo strettamente necessario per far scendere e risalire le persone».

Ciò significa essenzialmente una cosa: il proprietario di una barca può trasportare i propri amici a Monte Isola, lasciarli lì a godersi la passerella e poi tornare a riprenderli. Trattamento identico per gli ospiti di un albergo che voglia mettere a loro disposizione un servizio di trasporto lacuale. Attenzione però: «Questa soluzione – conclude Faccanoni – non possiamo venderla come definitiva né certa: se il piano per la sicurezza stabilirà che anche i 12 attracchi di Carzano devono essere lasciati a disposizione delle forze dell’ordine, ne prenderemo atto». La prudenza sarà una virtù più che mai necessaria per tutti coloro che nei sedici giorni di Christo navigheranno sul Sebino: il lago, nella parte bergamasca, rischia di diventare trafficato come un’autostrada. Già oggi il rapporto tra barche a vela e motoscafi è difficile, se in più aggiungiamo il numero di corse eccezionale dei battelli della Navigazione, il servizio delle imbarcazioni delle forze dell’ordine e gli appassionati di windsurf concentrati tra Solto Collina e Pisogne, il quadro che ne esce non è certo dei più rassicuranti.

«Varranno tutte le norme previste dal codice della navigazione – precisa Faccanoni – e a controllare che non ci siano i soliti furbetti pare, ma questo è ancora da definire, che sarà la Guardia di Finanza». Nell’area della passerella, dal 18 giugno al 3 luglio vietata la navigazione a vela; i mezzi a motore dovranno viaggiare alla velocità minima consentita dalla navigazione; la fascia più vicina alla passerella sarà interdetta alla navigazione a eccezione dei natanti a «propulsore manuale»: barche a remi, canoe e kayak. Loro potranno arrivare dove vogliono.n 

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