Riaperto il passo del Vivione, dal 7 giugno anche il rifugio

Era da due anni che non apriva così presto, la gestione da quest’estate è passata all’Anas.

Motociclisti tedeschi, ciclisti bergamaschi e bresciani, ma anche intere famiglie in cerca di relax ad alta quota e della prima abbronzatura estiva da ieri hanno una meta in più da inserire nella wishlist per l’estate 2021: è stato riaperto il passo del Vivione, tra la valle di Scalve e la valle Camonica. La strada è percorribile nei territori comunali di Schilpario e Paisco Loveno: gli stretti tornanti conducono fino ai 1.828 metri di quota del valico partendo sia dal versante bergamasco sia da quello bresciano, offrendo così la possibilità di compiere l’itinerario completo su uno dei passi alpini più amati dagli appassionati di due ruote. Non accadeva da due anni che il Vivione aprisse così presto: nell’estate 2019 era sempre rimasto chiuso, lo scorso anno aveva aperto soltanto a luglio.

Tuttavia, il bicchiere appare mezzo vuoto agli operatori turistici: la comunicazione della riapertura del passo è arrivata soltanto venerdì sera, troppo tardi per consentire a Mario e Michela Pizio, gestori del rifugio collocato al passo, di organizzarsi in modo da allestire al meglio il bar e il ristorante, rimasti chiusi: «Apriremo a partire da domani (lunedì, ndr) quando il flusso di turisti e viaggiatori è decisamente inferiore rispetto alla domenica – spiega Michela Pizio – e in qualche modo riusciremo a soddisfare le loro richieste».

Anche l’anno scorso questo weekend doveva essere quello della riapertura del valico, ma la provincia di Brescia doveva terminare i lavori di messa in sicurezza di una frana scesa a Paisco Loveno e non se ne fece niente fino a luglio; peggio era andata nel 2019, quando il passo era sempre rimasto raggiungibile solo dalla valle di Scalve, ma non aveva mai dato la possibilità di scendere verso la valle Camonica. Quest’anno la gestione della strada è stata trasferita dalle due Province all’Anas ed è stato rispettata la scadenza del primo weekend estivo, «ma sarebbe meglio – aggiunge Michela Pizio – riuscire ad aprirlo dalla metà di maggio, un mese in cui si muovono molti turisti tedeschi».

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