Sassi lanciati sulla superstrada: colpita
l’auto di una coppia con bimbo di 3 mesi

Danni al parabrezza e paura all’altezza della galleria di Montenegrone. La donna: strage sfiorata. Un altro episodio sullo svincolo di Nembro. Mesi fa individuati alcuni ragazzini.

Sassi lanciati contro le auto in transito. Due nel giro di pochi giorni e più o meno nello stesso tratto, tra lo svincolo di Nembro della superstrada della Valle Seriana e la galleria di Montenegrone. Domenica pomeriggio l’Audi di una coppia, su cui c’era anche il figlioletto di tre mesi, è stata centrata sul parabrezza. Nessun ferito, ma molta paura e sconcerto. L’auto viaggiava in direzione Seriate, il conducente e la compagna non hanno notato nessuno. La pietra potrebbe essere stata lanciata dall’area che costeggia la carreggiata, che in quel tratto - siamo nel territorio di Scanzorosciate - corre in trincea. È stata la stessa donna, E. Z., a raccontare l’episodio sulla sua pagina Facebook.

«Domenica pomeriggio come tante - scrive -. Decidiamo di fare un giro in allegria con il nostro amato bimbo. Gli do il latte, lo cambio, raccolgo e preparo le sue cose con gioia perché non si sa mai se si sporca. Ci prepariamo per andare. Siamo in auto che chiacchieriamo, ma qualche pezzo di m... ha avuto la bella idea di lanciare un sasso grosso come un pompelmo dal cavalcavia uscendo dalla galleria Montenegrone. Chiunque tu sia sappi che non è successo nulla per miracolo, ma che in auto eravamo in tre, di cui uno un neonato di neanche tre mesi. Ci vuole tanta cattiveria e stupidità per fare una cosa del genere. Grazie a Dio è stata evitata la strage». Le telecamere su quel tratto sono installate solo all’interno della galleria.

Qualche giorno fa è successa la stessa cosa a due fotografi che viaggiavano su una Mercedes, anche loro in direzione Seriate. «Erano le 8,30-9 del mattino - racconta un 52enne di Ranica che si trovava sul sedile del passeggero -, ci stavamo immettendo sulla superstrada lungo la rampa nei pressi dell’Esselunga di Nembro. All’improvviso abbiamo visto un’ombra piombare dall’alto addosso all’auto. Era una pietra, grossa più di una mela. Istintivamente abbiamo alzato il braccio per proteggerci la faccia. Il sasso ha colpito la parte di tettuccio vicino al parabrezza. Abbiamo avvertito il botto, ma non abbiamo visto nessuno lanciare il sasso. Non siamo riusciti a fermarci subito, perché avevamo auto sia davanti che dietro. Abbiamo percorso la galleria di Montenegrone, poi, una volta usciti, alla prima piazzola ci siamo fermati. Abbiamo constatato che il danno era modesto e così abbiamo deciso di proseguire senza segnalare l’episodio».

Il sasso è piovuto da sopra, probabilmente dal calvalcavia. Non si può escludere che in questo caso si sia trattato di un detrito finito casualmente sulla carreggiata e altrettanto casualmente fatto schizzare di sotto dopo essere stato colpito dallo pneumatico di un camion o di un’auto. Anche perché un pedone sul cavalcavia riservato ai mezzi a motore avrebbe sicuramente dato nell’occhio a quell’ora. Prima del lockdown alla polizia locale Unione insieme sul Serio erano arrivate segnalazioni di lancio di sassi contro le auto sulla superstrada (ma distante dalla zona in cui si sono registrati gli episodi dei giorni scorsi). Gli agenti erano risaliti ad alcuni ragazzini del posto.

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