«Sei di Alzano se... porti un fiore». La ciclabile si riempie di bellezza - Foto

L’idea di due amici del gruppo Facebook. In via San Pietro percorso tirato a lucido con l’idropulitrice, poi la corsa degli abitanti ad abbellire l’area.

Lui di professione fa (faceva) l’artista. Chiamatelo intrattenitore, showman, cantante, musicista. La sua agenda era l’invidia di chi prova a sfondare in questo campo: serate da Vicenza a Cagliari tornando a Verona, una dietro l’altra in estati tutte da bere e cantare. Poi è venuto il Covid, le zone rosse e i locali chiusi. Chiuso. Mino Patelli, il «compare» di Luca Barcella - lo showman - è noto anzi di più, lungo il Serio. Artista pure lui ma del ferro e di ogni materiale che possa essere plasmato e assemblato, oltre che pittore, è «l’uomo delle oche» dell’Oasi della Guidana, quella di fronte al parcheggio delle piscine di Alzano Lombardo. Insieme Mino e Luca, amministratori del gruppo facebook «Sei di Alzano se...», a forza di ripulire lavatoi, sistemare panchine e lavare i gradini dell’ex convento della Visitazione, si sono inventati un’iniziativa impegnativa e pure catartica.

Il primo ha cominciato a farsi vedere, getto d’acqua ad alta pressione in mano, a ripulire il tratto di pista ciclabile che collega il centro storico al parco Montecchio, Nese e l’ospedale, in via San Pietro, lungo la seriola. «Era completamente pieno di sporcizia», dice. Proposta virale Fotografa una volta, posta un’altra volta, l’idea è diventata virale e quando il titolo del progetto, «In corso d’opera», ha svelato che lì, dopo le pulizie generali, sarebbe stato bello riempire le ringhiere di fiori, è iniziata la processione. Uno alla volta, magari due (congiunti), mascherine su naso e bocca e occhi che sorridono, sono arrivati gli alzanesi coi fiori in mano. «Lo facciamo per loro» scrivono Luca e Mino su fb, a dispetto di chi li prende di mira perchè «io chiuso in casa in zona rossa e loro due in giro» anche se, fa notare Barcella, «noi e i volontari siamo tutti residenti nel raggio di 50 metri da qui e e tanti ci dicono: se non fosse zona rossa, verremmo ad aiutarvi.

È una cosa inaspettata e stupenda: si è creata una gara di solidarietà, tutto è stato donato dai cittadini», alla fine qui ci sono più di 150 vasi. Bambini, tanti, famiglie intere, anziani e coppie portano in via San Pietro il loro fiore e la seriola s’ è riempita di gerani, surfinie, dalie, tagete e gerbere, margherite, rosmarino, un tripudio di colori e forme da fare invidia al «Vicolo dei fiori» di Cordoba. Ognuno il suo «Stamattina (ieri per chi legge, ndr) le maestre dell’asilo Carsana hanno portato i vasi con le piante aromatiche piantate dai bambini che sono in dad a casa - racconta Barcella - e presto arriveranno anche le opere realizzate in atelier dai ragazzi disabili della cooperativa San Martino».

Ma non è finita: «In corso d’opera» e quindi la ciclabile si arricchirà anche di altre opere, quelle realizzate dagli artisti alzanesi chiamati a raccolta «e in piazzetta San Pietro, dove c’è un lavatoio del 1700, sarà anche realizzato un affresco» anticipano i promotori. Iniziativa spontanea, impegnativa, anche catartica per un paese che con la pandemia ha vissuto uno dei momenti più bui della sua storia. «Il sorriso dei bambini e delle mamme che ci ringraziano, lo stupore della gente e l’emozione che stiamo provando noi che stiamo realizzando questo progetto, non so più come ringraziarvi - scrive Mino Patelli rivolgendosi a chi ha raccolto l’idea di abbellire questo angolo di paese -. I vostri sorrisi, le nostre risate, così ci piace lavorare, per Alzano, con Alzano, sempre». Cristina Arnoldi Gherardi scrive sul social che «la nostra roggia piena di fiori e ripulita dagli escrementi vari è un valore aggiunto al nostro bel paese... inoltre dopo il triste periodo che abbiamo passato, questi fiori portano un po’ di allegria e voglia di andare avanti con positività». Bravi, da copiare.

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