Selvino, l’ultima notte di «ferie»?
A far nascere il piccolo Andrea

Andrea ha avuto fretta di nascere e l’ha fatto all’ingresso del pronto soccorso di Seriate, ma poco è mancato che venisse alla luce sui tornanti di Selvino.

Le vacanze? A soccorrere gente, far nascere bambini. Marco Pasinetti chiude oggi alle 13 le sue due settimane di ferie spese in veste di soccorritore a Selvino, a dar manforte al Servizio volontari Altopiano. L’ultimo turno di notte non poteva riservargli sorpresa più adrenalinica: Marco insieme agli altri due volontari in ambulanza ha aiutato una donna nel suo travaglio piuttosto frenetico. «Il secondo figlio nasce sempre prima» si dice. Figurarsi il quinto. Come da copione, Andrea ha avuto fretta di nascere e l’ha fatto all’ingresso del pronto soccorso di Seriate, ma poco è mancato che venisse alla luce sui tornanti di Selvino, in una notte frenetica – quella tra giovedì e ieri – che alla fine l’ha visto salutare il mondo tra gli applausi scoppiati dentro il Bolognini. Lì ora il piccolo mangia e dorme tra le braccia della sua mamma che non s’è lasciata intimorire dalle contrazioni improvvise là dove, insieme alla famiglia, stava trascorrendo le sue vacanze. È riuscita a far nascere il suo bimbo in pronto soccorso e non per strada anche grazie a Marco e colleghi.

Succede che una 39enne della provincia di Pavia in ferie a Selvino, poco prima delle 2 s’accorga che è giunta l’ora di appendere il quinto fiocco azzurro sulla porta di casa. Solo che la casa è quella di villeggiatura, le contrazioni ravvicinate e scatta la chiamata al 118. «Pensavamo di trovarla a casa invece col marito e un figlio aveva iniziato a scendere i tornanti verso valle» racconta Pasinetti di Ponteranica, coetaneo della donna e falegname di professione oltre che istruttore alla Croce Bianca di Bergamo che, per la prima volta quest’anno, ha deciso di utilizzare le due settimane di ferie per dare supporto alla task force dei soccorritori sull’Altopiano.

«Trasferita nella nostra ambulanza – aggiunge –, ci ha avvisati che il bimbo stava nascendo, allora abbiamo contattato la centrale del 118 per avere un supporto medico telefonico, mentre da Alzano saliva l’automedica». A metà strada il rendez vous e, viste «le contrazioni molto ravvicinate, abbiamo contattato l’ospedale di Alzano, ma ci hanno dirottati a Seriate». La signora in ginecologia non ci è però mai arrivata, «come siamo scesi nella camera calda dell’ospedale, lei ha dato alla luce Andrea». È scoppiato un applauso e «anche noi soccorritori – aggiunge Pasinetti – siamo andati a far le congratulazioni alla mamma che ci ha fatto sudare più che coi nostri figli».

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