Stefano Mecca trasferito al Niguarda
Gli inquirenti sentiranno lui e le figlie

Sono migliorate, anche se restano critiche, le condizioni di Stefano Mecca, gravemente ferito nell’incidente aereo di sabato mattina a Bergamo. L’uomo è stato trasferito all’ospedale Niguarda di Milano dove dovrebbe essere spostata anche la figlia 18enne, ferita nello schianto. Qui è già ricoverata Silvia, la figlia 15enne, gemella di Marzia, morta nel tragico incidente.

Stefano Mecca è stato trasferito lunedì 23 settembre all’ospedale Niguarda di Milano: le sue condizioni, seppure molto gravi, sono migliorate, al punto da consigliare agli operatori sanitari lo spostamento del commercialista di Gazzaniga nello stesso ospedale dove, anche lei gravemente ustionata, è ricoverata la figlia quindicenne Silvia, gemella di Marzia, purtroppo deceduta nel rogo che ha avvolto il Mooney M-20T su cui pilota e figlie stavano viaggiando diretti a Venezia e schiantatosi contro un albero sull’Asse interurbano.

Con ogni probabilità a breve verrà spostata al Niguarda anche la terza figlia di Stefano Mecca, Chiara, 18 anni, che è in condizioni meno preoccupanti e che è già in grado di parlare. Gli inquirenti, peraltro, hanno auspicato che le due ragazze superstiti e il papà vengano assistititi in un’unica struttura sanitari non solo per consentire alla mamma e moglie Francesca Ongaro di non fare la spola tra vari ospedali, ma anche per rendere più agevole la procedura per l’acquisizione delle loro testimonianze. Con ogni probabilità sarà Chiara ad essere ascoltata per prima (è quella in condizioni migliori), anche se è ritenuto decisamente cruciale il racconto che fornirà il padre. Solo Stefano Mecca può spiegare in modo dettagliato cosa è accaduto prima dello schianto.

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