Muore trafitto dalla gamba di una sedia
Il dolore a Parre per Alex, aveva 44 anni

Incidente al Cse di Ponte Selva: Alex Riva, disabile 44enne, è caduto e il pezzo d’acciaio gli ha reciso la carotide: si è spento in una decina di minuti. La madre: amava la musica, era sempre allegro.

È caduto mentre stava portando una sedia in giardino, finendo sopra una delle gambe d’acciaio che gli ha trafitto il collo recidendogli la carotide. È morto in questo modo nel pomeriggio di mercoledì 29 luglio Alex Riva, disabile di 44 anni di Parre che tutti in paese conoscevano e amavano.

Una tragedia che ha dell’incredibile e che ha lasciato tutti sotto choc. Alex frequentava da anni il Cse (Centro socio educativo) a Ponte Selva, in via alla Chiesa, gestito dalla cooperativa sociale Sottosopra di Parre. Dove mercoledì, alle 14,30, si è consumata la tragedia: «Mi hanno detto che stava portando una sedia in giardino, perchè con le belle giornate preferiscono farli stare all’aria aperta – racconta mamma Clotilde –. Per arrivare in giardino bisogna fare due gradini, lui è caduto e si è infilzato il collo nella gamba della sedia». Subito è partita la chiamata al 112 e sono stati inviati i soccorsi. «È arrivata la guardia medica e l’ambulanza – continua la mamma – hanno chiamato l’ospedale di Piario dicendo di preparare la sala operatoria perchè sarebbe arrivato un paziente, ma nel giro di dieci minuti Alex è morto». Inutile il prodigarsi dei soccorritori: il 44enne è morto dissanguato, la gamba d’acciaio della sedia gli ha reciso la carotide. Sotto choc operatori e ospiti del Centro.

Al Cse sono arrivati i carabinieri della stazione di Ponte Nossa e di Clusone per gli accertamenti. Non è ancora chiaro se Alex sia inciampato o sia caduto a causa di una crisi epilettica. I militari hanno raccolto le testimonianze dei presenti e le indagini per individuare eventuali responsabilità sono coordinate dal sostituto procuratore Maria Esposito, che ha già dato il nullaosta alla sepoltura e restituito la salma alla famiglia: papà Silvano, pensionato, mamma Clotilde, casalinga e la sorella minore Elena. Da parte della cooperativa nessuna dichiarazione «per rispettare il dolore della famiglia e il nostro». Nel tardo pomeriggio, terminati gli accertamenti, la salma di Alex è stata composta nell’abitazione di via Duca d’Aosta dove alle 19 si terrà una veglia di preghiera. I funerali saranno celebrati venerdì 31 luglio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Parre. La sorella Elena ha pubblicato sul suo profilo Facebook una bella fotografia insieme ad Alex e una dedica: «Ciao caro fratello non ti dimenticherò mai... riposa in pace».

«Ho benedetto la salma e sono rimasto un po’ con i genitori – racconta don Armando Carminati – è stata una tragedia che ci ha colpiti tutti. Alex era simpatico, cordiale, salutava sempre ed era una bella persona, molto integrato. La famiglia è semplice e buona e il Centro era la sua seconda casa. Sia i familiari sia il Centro gli hanno dato modo di vivere bene». Conferma la mamma: «Era felice, aveva tutto quello che voleva. Amava la musica, suonava la chitarra e la pianola, aveva tanti cd, dvd, il videoregistratore, il pc e il telefonino con cui chiamava gli amici tutte le sere. Io lo sentivo in cucina che chiedeva come era andata la giornata, o com’era andata al mare. Al Centro andava con gioia, dal lunedì al venerdì dalla mattina a metà pomeriggio, anzi aveva già detto che sarebbe andato anche ad agosto. Gli avevamo chiesto: vuoi venire al mare con noi? Ma lui no, preferiva il Centro. Da quando aveva riaperto dopo il lockdown c’erano 8-9 ragazzi a differenza dei 19-20 che ci sono di solito, ma lui non aveva voluto mancare, sempre solare e sorridente». Molto provato anche il sindaco Danilo Cominelli: «Mi ricordo Alex per la sua voglia di fare e partecipare alle attività del Cse, in particolare il tiro alla fune perchè era molto forte. A Parre gli volevano tutti bene, quello che è successo è allucinante e mi dispiace moltissimo per la famiglia».

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