Tragedia in Presolana, addio a Giamba
«Solare e generoso, amava la montagna»
La montagna era la sua passione e qui amava rifugiarsi per riflettere e godersi la bellezza della natura, anche in solitudine: e così giovedì Giambattista (Giamba) Merelli, 67 anni, di Vertova, aveva scelto ancora una volta di raggiungere la Regina delle Orobie, ma purtroppo non ha fatto più ritorno. Ieri mattina il suo corpo è stato trovato dai soccorsi ai piedi della parete Nord della Presolana, senza vita. Merelli era un escursionista esperto e in passato aveva salito anche il Cervino e il Monte Rosa e altre vette ma negli ultimi anni preferiva restare sulle montagne vicino a casa, che frequentava anche con gli amici. Merelli era una persona solare, che trasmetteva serenità.
L’ultimo post sul suo profilo Facebook risale a giovedì sera, 25 febbraio: «Una notte con la più bella delle Orobie», ha scritto Merelli condividendo gli scatti della Presolana e del bivacco dove ha trascorso la notte. Chi l’ha conosciuto, la famiglia, ma anche il parroco di Vertova lo ricorda come una persona di profonda fede, che aveva fatto anche diversi pellegrinaggi spirituali, un uomo sempre positivo, generoso e gioviale. «Amava la montagna, la natura, gli dava serenità, la stessa che trasmetteva agli altri - lo ricordano i quattro figli avuti dalla moglie Ortensia: Silvia, Fabrizio, Francesca e la più giovane Giulia che si trova in Svezia per gli studi universitari e che sta rientrando in Italia; ancora sotto choc per la tragica notizia-. Papà ci ha trasmesso tantissimo: valori che viveva intensamente con la sua vita, ogni giorno. Avrebbe fatto di tutto per noi e per i suoi nipotini. Aveva vissuto anche momenti difficili che aveva affrontato sempre con la serenità datagli dalla fede. Dopo la pensione, aveva fatto diversi pellegrinaggi spirituali, percorrendo due volte anche il Cammino di Santiago. In molti lo conoscevano anche per l’Alta Via delle Grazie, la sua creatura».
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