Vaccini, 4.000 dosi da «assegnare»
Procede la fase 1-bis, oggi una riunione

Lunedì 15 febbraio prevista una call fra le tre Asst e Ats sulle vaccinazioni anti-Covid. Profilassi ai medici liberi professionisti e scattano le polemiche
su AstraZeneca. L’Ordine: «Ora la priorità è fare in fretta».

Continuano le due fasi di vaccinazioni in parallelo: la fase 1a - con la somministrazione delle dosi (sia le prime sia i richiami) a personale sanitario e dipendenti di strutture sanitarie pubbliche e private, Rsa, ospiti delle Rsa, medici di base e pediatri, personale delle croci e del soccorso - e la fase 1b, quella avviata già da sabato e continuata ieri, con la somministrazione delle prime dosi ai medici liberi professionisti, odontoiatri, farmacisti, psicologi.

Per quanto riguarda la fase dei medici liberi professionisti già da domenica 14 febbraio il Papa Giovanni ha riservato una giornata specifica per cominciare a rispondere alle 720 prenotazioni raccolte, per poi procedere 7 giorni su 7, mentre l’Asst Bergamo Est, già da sabato ha dato il via a una «due giorni» che si è svolta nei poli di Seriate, Alzano e Piario. con 286 slot complessivi al giorno. E intanto, non sono mancate, anche a livello locale, come a livello nazionale, alcune lamentele perché, per questa fase di somministrazione ai medici liberi professionisti, si sta utilizzando il vaccino AstraZeneca per gli under 55, e invece il Moderna o lo Pfizer per gli over 55.

Polemiche che si collegano al fatto che nella fase iniziale della campagna, quando non erano ancora emerse le difficoltà per l’approvvigionamento di vaccini Pfizer, le somministrazioni hanno coinvolto anche il personale amministrativo delle strutture ospedaliere prima dei medici liberi professionisti, in particolare gli odontoiatri, considerati categoria decisamente più a rischio di altre, e che quindi ora si vedrebbero somministrato l’AstraZeneca anziché un vaccino a Rna messaggero (giudicato di efficacia maggiore). «Siamo al corrente di queste lamentele, ma oltre a rimarcare che l’Ordine dei medici non ha alcuna competenza nelle scelte organizzative della campagna, e a sottolineare che in Bergamasca l’adesione alla somministrazione dei vaccini per tutte le categorie sanitarie è stata elevatissima – rimarca il presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo, Guido Marinoni – ci piace ricordare che la priorità ora deve essere di vaccinare il più possibile e il più in fretta possibile, per evitare che ci sia un dilagare delle varianti. Ricordiamo che l’efficacia del vaccino AstraZeneca è ampiamente dimostrata, e che l’indicazione è quella di utilizzarlo per gli under 55. Oltretutto, l’efficacia di questo vaccino è ben superiore a quella dei vaccini che solitamente utilizziamo per altre malattie infettive, si pensi solo all’influenza. Pfizer e Moderna, quelli a Rna messaggero, contro il Covid hanno un’efficacia superiore, e questi sono indicati per proteggere le categorie under 55. L’obiettivo comune di tutti deve essere quello di procedere con una immunizzazione di quanta più gente possibile, nel minor tempo possibile. Contando, ovviamente, su un migliore e costante approvvigionamento dei vaccini».

Intanto, è fissata per lunedì mattina 15 febbraio una call tra tutte e tre le Asst e l’Ats per una distribuzione, calibrata secondo le necessità, delle 4.000 dosi di AstraZeneca e le 2.000 di Moderna arrivate nei giorni scorsi e per ora stoccate all’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo: l’assegnazione dei quantitativi verrà stabilito dall’Ats e saranno le singole Asst a farsi carico del ritiro delle dosi. All’Asst Bergamo Est, intanto, sono già «in scorta» 1.200 dosi di AstraZeneca per le prossime somministrazioni e si sta valutando la possibilità di aumentare il numero degli slot giornalieri. Ma il «nodo», e questo riguarda tutto il territorio, è l’arrivo di nuove dosi, quando e quante. In un momento che è a ridosso di un’altra importante fase: l’avvio della campagna per gli over 80 che parte giovedì.

Attualmente, per tutta la Bergamasca, si calcola che si sia arrivati ai 20 mila «immuni», cioè soggetti che hanno ricevuto già la seconda somministrazione (secondo il report di Ats erano 18.77 8 il 10 febbraio, con le inoculazioni effettuate nei giorni successivi è facile immaginare che ci sia avvicinati alla cifra tonda).

Per quanto riguarda l’Asst Bergamo Ovest il totale delle dosi somministrate in sede è, al 12 febbraio, di 6.452 (3.282 lavoratori Asst, 189 lavoratori dell’Ats, 1.581 ai lavoratori delle Croci e 495 alle ditte esterne, 776 a medici di base, pediatri, medici di continuità assistenziali e Usca, 129 a ospiti dei centri diurni, residenziali e psichiatrici; nel dettaglio, in totale 5.159 sanitari e 1.293 non sanitari), mentre sono 6.580 le dosi che l’Asst Bergamo Ovest ha fornito a privati accreditati (2.992) e alle Rsa di competenza territoriale (3.588). Di tutte le dosi somministrate, i richiami sono in totale 6.083, 3.139 per le vaccinazioni fatte dall’Asst, e 2.944 per quelle vaccinazioni fornite a privati ed Rsa ; mentre le prime dosi somministrate sono in totale 6.949, 3.313 quelle inoculate direttamente dall’Asst, 3.636 quelle fornite a privati accreditati ed Rsa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA