Zogno, lavori per la variante in galleria
Si prosegue a ritmo serrato - Le foto

Proseguono ormai a ritmo serrato, sia all’interno delle gallerie sia all’esterno, i lavori della variante in galleria, a Zogno.

Il cantiere ha preso un ritmo maggiore dopo gli iniziali lavori di pulizia dei mesi scorsi. Il completamento della variante in galleria di Zogno è stato affidato alla Collini di Trento e i lavori sono iniziati da circa quattro mesi. Due mesi sono serviti soprattutto per prendere visione della situazione e dare una pulizia generale a tutto il cantiere, dalle gallerie alle aree esterne.

E da settimane è facile notare come, sia all’ingresso sud sia a nord, l’opera di taglio da piante e sterpaglia sia stata notevole. Durante questo periodo sono stati fatti anche rilievi e sono state illuminate le gallerie. In queste settimane gli uomini al lavoro sono aumentati e il cantiere ha avuto un’accelerata.

Tra le opere che dovrebbero partire per prime ci sono le due rotatorie, a sud, in località Sogno, e a nord, poco prima del paramassi al confine con San Pellegrino. Da tempo l’Amministrazione comunale, con il vicesindaco Giuliano Ghisalberti, ha incontrato sia l’azienda sia Infrastrutture lombarde (la società della Regione che ha appaltato l’opera).

«Abbiamo chiesto la massima sicurezza in occasione del cantiere per la costruzione della rotatoria a sud - spiega Ghisalberti - ovvero un percorso protetto per i pedoni di quella parte di paese. Da parte loro sono arrivate rassicurazioni in merito. E a breve è previsto un ulteriore incontro chiarificatore». La variante in galleria di Zogno sarà lunga circa 4,3 chilometri. Partirà dalla località «Grotte delle meraviglie» per raggiungere la località «Madonna del Lavello», poco oltre la frazione di Ambria, con due tratti a cielo aperto di 2.180 metri e due gallerie naturali: la Inzogno di 654 metri e la Monte di Zogno di 2.211 metri. Iniziati nell’estate 2012, i lavori (sono già stati spesi oltre 40 milioni di euro) erano fermi da cinque anni, dopo che l’impresa Itinera di Tortona (Alessandria), che aveva vinto l’appalto per fare tutta l’opera, aveva abbandonato il cantiere: i fondi a disposizione non sono stati sufficienti.

La Regione ha dovuto trovare altri 33,1 milioni di euro per il completamento: mancano impianti, asfaltature, le due rotatorie a nord e sud, opere di messa in sicurezza dei versanti a monte dei tratti a cielo aperto. L’appalto è stato vinto dalla Collini di Trento che ha riaperto il cantiere lo scorso ottobre. L’apertura è prevista a inizio del prossimo anno.

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