Il riciclo va in pista con Liski: nuova vita alle scarpe da sci

la novità. Il nuovo materasso para urti «Greenmat» è nato da una collaborazione con la trevigiana Tecnica Group.

Le scarpette interne degli scarponi da sci hanno una nuova vita come materiale di recupero, utilizzato per l’imbottitura dei materassi di protezione disposti lungo le discese innevate. È l’innovazione di prodotto introdotta dalla bergamasca Liski, realtà di Brembate specializzata nella produzione, allestimento e noleggio delle attrezzature sportive, in particolare, per gli sport invernali, ma da qualche anno anche nel motorsport. «Greenmat», questo il nome del nuovo materasso, è nato da una collaborazione con la trevigiana Tecnica Group all’interno del progetto «Recycle your boots» e segna l’impegno dell’azienda bergamasca verso un percorso di sostenibilità.

«Non è una strada semplice, perché realizziamo più di 5 mila prodotti, ma soprattutto perché dobbiamo mantenere delle performance legate alla sicurezza delle strutture di protezione» spiega Diego Parigi, amministratore delegato di Liski, che rispetto ai progetti di economia circolare della sua azienda aggiunge: «Dalle bottigliette di plastica ricaviamo filati per i teli da gare e riusciamo a riutilizzare tutto il materiale legato alla comunicazione, come striscioni, teli, pettorine. Rispetto alle strutture protettive, però, al momento i risultati migliori li abbiamo con i materassi e il recupero dei pali da discesa in policarbonato». L’attenzione alla sostenibilità di Liski è iniziato nel 2010, in occasione delle olimpiadi invernali di Vancouver, come spiega Parigi: «Gli organizzatori avevano chiesto a tutti i fornitori di impegnarsi in tal senso e da allora abbiamo cominciato a capire come potevamo fare per migliorare la sostenibilità dei nostri prodotti». Attualmente infatti, l’azienda di Brembate con i suoi 22 dipendenti produce tutto il materiale necessario al regolare svolgimento del 92% delle gare di coppa del mondo e si è impegnata a collaborare con le Università, i centri ricerca e altri partner privati per elevare la qualità dei propri prodotti in materia di protezione.

«Ultimamente stiamo vagliando anche delle soluzioni green che ci vengono proposte da startup - aggiunge Parigi, - abbiamo già in essere alcuni contatti, ma la fiera di Innsbruck ad aprile ci permetterà di capire meglio la fattibilità di queste collaborazioni». In aggiunta la Liski ha da poco firmato il contratto per l’impianto di pannelli fotovoltaici che, a partire da marzo, contribuirà all’indipendenza energetica della sede mentre, aggiunge l’ad. «Abbiamo da poco ultimato la sostituzione dell’intero impianto di illuminazione interna».

Tra i prossimi appuntamenti in programma la realtà bergamasca sta lavorando alle forniture per i mondiali di sci alpino del 2025 a Saalbach in Austria, in attesa di capire se potrà rendersi protagonista anche delle olimpiadi di Milano Cortina in programma per il 2026. Nel frattempo l’ad Parigi si dice soddisfatto: «Chiuderemo l’anno contabile a marzo, ma siamo già vicini ai 6 milioni di euro di fatturato del 2021, quando a pesare c’era stato il lavoro con le olimpiadi invernali cinesi».

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