L’egemonia tedesca
ora tiene conto degli altri

La visita del presidente tedesco Frank Walter Steinmeier a Milano segna il nuovo corso della Germania. Le parole del presidente Mattarella hanno dato legittimazione : «La posizione della Germania è stata decisiva. Tutti ricordiamo l’iniziativa franco-tedesca, fondamentale per superare pigrizie e ritardi». L’ egemonia tedesca in Europa rimane ed è ineliminabile con una differenza: si tiene conto delle esigenze altrui e non si sbeffeggia chi ha difficoltà. Dopo il trattamento riservato alla Grecia negli anni scorsi un salto non di poco conto per un Paese che ha sempre un alto concetto di sé. In un’indagine demoscopica resa nota quattro anni fa dalla Camera di Commercio italo-tedesca di Milano i cittadini italiani ritengono di essere afflitti da molti mali e quindi si scoraggiano, quelli tedeschi ritengono di essere bravi. Il Covid nella falcidie di vite umane ha posto anche i primi della classe davanti ai propri limiti. Per il presente anno si profila una calo del prodotto interno lordo del 6% circa e questo quando ancora la pandemia minaccia di colpire ulteriormente.

A Monaco di Baviera è stato superato il livello di guardia e già molti temono un nuovo lockdown. Ma soprattutto l’epidemia ha fatto emergere come la condizione di privilegio acquisita dalla Germania in questi anni le si ritorca contro.

Godendo dei vantaggi di una posizione di rendita garantita dal dominio industriale, la Germania si era addormentata e ora misura i ritardi negli investimenti della tecnologia di avanguardia, prima fra tutte la digitalizzazione. Volkswagen si scopre in affanno nell’elettrico. Eon Musk è diventato un’icona da quando ha investito in Brandeburgo con la creazione di un insediamento per auto a batterie. È passato il tempo di quando l’ex cancelliere Schröder definiva il suo Paese il miglior costruttore di auto al mondo. E con Mercedes le cose non vanno meglio. Entro il 2022 deve risparmiare 1,4 miliardi ed ha ritardi sull’auto elettrica al punto che anche il nuovo modello ha un’autonomia limitata e non è in grado di aggredire la concorrenza. In tema di Borsa si registra lo scandalo di Wirecard che per anni ha nascosto perdite milionarie ed è uscita dai listini sostituita, segno dei tempi, da una società di consegna a domicilio della pizza. È possibile sostituire un’azienda di pagamenti on line con una dove il margine di guadagno viene dai riders? E questo forse spiega anche il ritardo culturale con cui Deutsche Börse si è mossa per l’acquisizione di Borsa Italiana. I francesi di Euronext si son fatti sotto con un invito alla Cassa depositi e prestiti a far parte della cordata. Anche banca Intesa si è associata.

L’arroganza francese si è piegata allo spirito dei tempi. Una cosa è quindi apparsa chiara a tutti gli operatori economici europei: da soli non gliela si fa. La Germania ha bisogno di un mercato interno europeo che vada oltre quello domestico visto che il 60% dei suoi prodotti trova collocazione nell’Ue. E questo quando il mondo intero è in crisi e i mercati privilegiati americano e cinese sono sotto schiaffo della politica. Val bene la pena dunque sostenere il mercato interno degli scansafatiche mediterranei. Tutto questo in un’atmosfera di viaggio a Canossa che gli italiani farebbero bene a cogliere. L’ Italia, come ha fatto notare Mattarella, tra i Paesi del G7 è l’unico assieme alla Germania ad aver un avanzo di bilancio netto . L’ interscambio commerciale italo-tedesco nel 2019 è stato di 127,7 miliardi e sono 2,000 le aziende tedesche presenti nel territorio italiano. Le potenzialità economiche dell’Italia ci sono tutte. Manca forse ancora la consapevolezza compiuta del loro valore.

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