Marcia a Torino
per dire Sì Tav
Torino è la capitale dell’Italia industriale, quella della marcia dei 40 mila contro il sindacalismo improduttivo, egualitario e livellante. Allora vinsero i ceti produttivi e tutti coloro che credevano nel ruolo industriale del Paese. Nei cuori di molti torinesi è un ricordo che conta. Dopo la caduta della Fiat molti non si sono rassegnati al declino. Speravano che il nuovo sindaco pentastellato si rendesse vindice dell’ orgoglio ferito. Un segno di ripresa, una visione per il futuro. Ma la risposta è sempre stato un No. No all’olimpiade invernale, no alla Tav. Tutti ricordano ancora i vantaggi portati alla Torino dei primi anni duemila dalle olimpiadi invernali del 2006. Infrastrutture autostradali, metropolitana, notorietà mediatica, turismo, innovazione culturale insomma un rilancio che riqualificò la città del dopo Fiat.
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