Una partita sognata da anni, difendiamo lo sport dalla violenza: tutti insieme

Atalanta - Manchester United è uno dei match più attesi della stagione: la pregustiamo da giorni, c’è anche CR7 che verrà affidato alle «amorevoli cure» dei nerazzurri di Gasperini, ma c’è qualcuno che sta cercando di guastarci questa festa. Quel qualcuno si chiama teppismo da stadio e fuori dallo stadio. C’era stato un preambolo inquietante. Già davano da pensare i tre sprovveduti che sabato 30 ottobre, dagli spalti del Gewiss Stadium, hanno lanciato una monetina e altri oggetti verso il portiere della Lazio Pepe Reina mentre stava calciando un rinvio (prontamente identificati dalle forze dell’ordine e colpiti da un Daspo severo che li terrà fuori dagli stadi per cinque anni, cinque anni a riflettere su quello sciagurato lancio di monetina: bel risultato). Erano anni che gli ultras atalantini brillavano per la loro correttezza allo stadio e non sarà un ristretto gruppuscolo di altri sprovveduti – quelli che la notte scorsa hanno scatenato una vera e proprio caccia all’uomo – a interrompere questo stile sportivo e questo fair play.

Ci sono state scene di vera e propria guerriglia, con l’assalto a un pub della città in cerca del tifoso inglese da insultare e aggredire. In uno di questi locali, ironia della sorte in via Francesco d’Assisi, il santo della pace e della non violenza, sono stati lanciati fumogeni e altri oggetti, sono state danneggiate porte e finestre, causando il ferimento di una ragazza e di un tifoso inglese giunto qualche giorno prima della partita per godersi Bergamo Alta. Naturalmente anche in questo caso, grazie alla perizia degli investigatori, i responsabili non la passeranno liscia. Coprire il volto con il cappuccio e la sciarpa non basta a sfuggire alle identificazioni della Digos.

Tutte le immagini delle videocamere di sorveglianza sono state passate al setaccio e sono già in corso perquisizioni. Perché mettere in pratica azioni antisportive e violente di questo tipo oltre che brutale è anche stupido: nessuno riesce a farla franca grazie anche all’abilità delle forze dell’ordine che hanno stupito per la loro tempestività. E alla fine si fa del male soprattutto a sé stessi incorrendo nelle sanzioni, nei provvedimenti amministrativi, nei Daspo e nei casi peggiori in una condanna da codice penale. Perché? A che scopo? Non è molto più divertente inneggiare in curva ai nerazzurri perché fermino i Diavoli Rossi nella notte del Gewiss Stadium?

Oggi di tifosi inglesi ne sono attesi in totale 1.400 (200 sono legati direttamente alla società) e si spera che la città mostri tutta la sua maturità.

Non lasciamo solo alle forze dell’ordine il compito di farci gustare una partita di Champions League che preannuncia scintille, anche gli ultras, prendendo le distanze da quei quattro facinorosi, facciano la loro parte fuori e dentro lo stadio, presidiato da polizia e carabinieri, così come l’aeroporto di Orio al Serio e le altre zone critiche di Bergamo.

La città è in allerta: numerosi i presidi per i tamponi (riapre anche il Covid Hotel di Cologno) e i controlli delle forze dell’ordine.

Il problema è che di fronte alla violenza ottusa del teppismo da stadio non c’è tampone che tenga. Lasciamo che il tifo, quello sano, quello vero, esploda in città, in televisione e allo stadio per questa bella festa dello sport. E allora sarà bello gridare forza Atalanta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA