Addio a Piergiorgio Confalonieri: «Una vita dedicata alla Chiesa»

LUTTO. Aveva 85 anni. Guidò per due mandati l’Azione Cattolica diocesana. Postulatore per la causa di beatificazione di Lazzati. I funerali sabato 1° luglio alle 16,30 nella parrocchiale di Ranica.

Una vita spesa per la Chiesa, per la diocesi di Bergamo e per la sua parrocchia. È morto venerdì 20 giugno, nella sua casa di Ranica dopo pochi mesi di malattia, Piergiorgio Confalonieri. In passato, per due mandati, dal 2002 al 2008, era stato presidente diocesano di Azione cattolica. Aveva 85 anni, essendo nato a Ranica il 20 agosto 1937. La sua scomparsa ha destato profondo cordoglio. Attualmente era membro dell’équipe diocesana della vita consacrata ed era membro dell’istituto secolare Cristo Re. In passato era stato postulatore per la causa di beatificazione di Giuseppe Lazzati, per anni rettore dell’Università cattolica di Milano, dichiarato poi venerabile. Per il questo suo lavoro fu elogiato dall’allora arcivescovo di Milano cardinale Angelo Scola. Di Lazzati, Confalonieri sottolineava che «gli bruciava nella mente che i laici fossero maggiormente formati, per assolvere la loro impegnativa missione nella Chiesa e nel mondo. Faccio mio questo suo auspicio».

Diplomato al liceo classico Sarpi, in passato aveva lavorato come impiegato, raggiungendo il massimo livello, nell’allora cotonificio Zopfi, fondato nel lontano 1868, attualmente chiuso, ma per lunghi decenni ha dato lavoro a migliaia di persone. «Lo avevo conosciuto quando guidava l’Azione Cattolica – racconta Anacleto Grasselli, attuale presidente diocesano di Ac –. Aveva una immensa passione per l’associazione, tanto che è stata una grande parte della sua vita, contribuendo a costruirne la storia nella nostra diocesi. Lo ricordo anche come un cristiano convinto, un testimone vero».

«Ha sempre collaborato con la parrocchia – aggiunge il parroco don Francesco Sonzogni –. Attualmente era membro del Consiglio pastorale parrocchiale. La sua vita è stata centrata sulla fede e sull’amore alla Chiesa». Lo scorso anno un suo contributo era confluito nel libro che ricordava la figura e l’opera di don Giuseppe Martello, che fu curato di Ranica dal 1944 al 1962. In una intervista di alcuni anni fa, alla domanda su quale fosse l’attualità dell’Ac nel nostro oggi, aveva risposto: «Questa associazione per sua natura non può essere statica, ma deve essere dinamica e pronta a seguire le esigenze dei tempi. Pur nei suoi limiti e difficoltà come ogni associazione, l’Ac vuole porsi all’interno del nostro tempo come un’occasione per leggere nell’oggi la presenza del Signore». E Confalonieri aveva orizzonti che guardavano lontano. «Guardando al futuro – aveva detto sempre nell’intervista – la priorità di Ac è di interpretare il suo statuto nella dimensione laicale in questo tempo e in questa storia. A livello diocesano vogliamo mettere in luce come l’Ac, vivendo la parrocchia e quindi la diocesi, costituisce, fra i tanti, un punto di riferimento per le varie iniziative pastorali».

I funerali, presieduti dal parroco di Ranica, saranno celebrati sabato 1° luglio alle 16,30 in chiesa parrocchiale. Fra i concelebranti ci sarà anche il vicario generale monsignor Davide Pelucchi.

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