Parco danneggiato a Bagnatica, i giovani identificati si scusano e pagano

L’episodio risale al 23 ottobre in località Casello San Marco. I responsabili sono stati individuati grazie alla videosorveglianza.

Hanno compreso le proprie colpe e mostrato un maggior senso di responsabilità facendo una donazione come risarcimento dei danni causati. È successo a Bagnatica, dove due diversi gruppi di giovani sono stati individuati grazie alle telecamere di videosorveglianza mentre si trovavano in località Casello San Marco la sera in cui all’esterno della struttura, gestita da un’associazione locale, sono stati distrutti alcuni manufatti.

I fatti risalgono a sabato 23 ottobre, quando ragazzi e ragazze, alcuni minorenni e altri appena maggiorenni, si sono intrattenuti per una festa nell’area esterna attrezzata che viene manutenuta dall’associazione Casello San Marco. Si tratta di un luogo molto noto in tutta la zona perché suggestivo e di pregio naturalistico, visto che si trova alle pendici del Monte Tomenone, non lontano dalla ciclopedonale che porta a Costa di Mezzate.

Quella sera alcuni ragazzi avevano prelevato dalla proprietà diversi pali delle recinzioni che erano stati appoggiati lì per poter poi essere posati nel terreno; li avevano presi e bruciati prima di lasciarli per terra ormai inutilizzabili. Successivamente avevano divelto un cartello segnaletico, acceso fuochi illegali, sporcato la zona soprattutto in prossimità del gazebo e lasciato rifiuti in giro.

Il giorno dopo era stato il sindaco Roberto Scarpellini a denunciare l’accaduto sui social network, sperando che qualcuno si facesse avanti per dire che cosa sapesse. Nei giorni scorsi lo stesso primo cittadino ha poi ricevuto i giovani e le famiglie (anche se non tutti sono stati responsabili dello scempio) dei gruppi presenti quella sera. I ragazzi, trovati gli autori del gesto, hanno compreso di avere sbagliato e hanno così deciso di sistemare la faccenda con una donazione complessiva di 500 euro all’associazione per i danni causati. Hanno evitato un’eventuale denuncia, ma hanno anche capito la lezione, tant’è che lo stesso sindaco li ha invitati ad utilizzare ancora gli spazi del Casello San Marco, patrimonio di tutta la comunità, ma stavolta osservando scrupolosamente tutte le regole di comportamento corrette.

I precedenti

Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. Lo stesso epilogo avevano avuto casi simili, e non solo al Casello. Nella stessa località mesi fa erano stati svuotati due estintori, e anche quei giovani erano stati individuati e avevano pagato. Ma anche i ladruncoli di biciclette avevano dovuto confessare le proprie colpe, e persino chi aveva rovesciato la spazzatura in piazza.

A Bagnatica, del resto, l’Amministrazione comunale è da sempre molto attenta al decoro urbano e all’educazione ambientale. Per questo motivo, dei fatti che qualcuno potrebbe anche chiamare «bravate», non vengono lasciati passare sotto silenzio. È una questione di educazione civica, che non deve valere solo per le attività scolastiche, ma anche e soprattutto nella vita reale di tutti giorni, sia quando si passeggia in paese sia quando si è in compagnia e si pensa, magari, che le dinamiche del gruppo diano maggiore «spensieratezza». Senza pensieri sì, ma sempre con buon senso e testa sulla spalle, insomma.

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