
Cronaca / Hinterland
Giovedì 31 Luglio 2025
Una «cavalcata» a Capo Nord per i vespisti Sergio e Angelo
DA STEZZANO. Viaggio avventuroso tra panorami mozzafiato per due vespisti bergamaschi: Sergio Passera (53 anni) e Angelo Patelli (61 anni).
Da Stezzano a Capo Nord, un’avventura di migliaia di chilometri e travolgenti emozioni in Vespa. Protagonisti i bergamaschi Sergio Passera (53 anni) e Angelo Patelli (61 anni) che il 10 giugno quando hanno deciso di trasformare la passione per i motori in un viaggio sognato a lungo. I due sono partiti zaino in spalla e poche certezze, rispettivamente da Stezzano e da Gorlago con una Vespa 50 Special color bordeaux e una Vespa Pk 50 rossa, entrambe degli anni ’80, restaurate e iscritte all’Fmi (federazione motociclistica italiana). Sergio racconta: «Erano anni che coltivavamo questo sogno e, con il nostro spirito d’avventura e la determinazione, siamo riusciti a realizzarlo, superando molte avversità: dal caldo dell’Italia e della Germania, al freddo dell’estremo nord Europa con pioggia e vento pronti a rallentarci».
Il passaggio alle Lofoten
Sergio e Angelo hanno attraversato mezza Europa in sella osservando panorami mozzafiato: le cascate di Latefossen in Norvegia, i fiordi come il Geiranger, maestose cascate e la nota Atlantic Road. Poi diretti in Svezia, che si è rivelata ricca di distese di pini, betulle, punteggiata da colline e laghi. Il viaggio è continuato in Finlandia, per poi tornare in Norvegia dove la temperatura ha raggiunto i 3 gradi con forti raffiche di vento. Giunti al monumento del Globo di Capo Nord si è documentato l’evento con una fotografia, ricordo di un’intera esperienza indimenticabile. Per fare ritorno in patria, Sergio e Angelo sono passati per le isole Lofoten, descritte cosi da Sergio: «Montagne a picco sul mare, spiagge di sabbia bianche, casette caratteristiche. Davvero belle, è il posto che mi è piaciuto di più». Una volta tornati in Italia, il 3 luglio scorso, ad attendere i due cavalieri in Vespa c’erano gli amici con striscioni di bentornato. «Un’esperienza tosta – ha osservato Sergio –, soprattutto per le tante ore in sella, ma fattibile: un sogno da mettere nel nostro zaino da motociclisti».
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