Cronaca / Isola e Valle San Martino
Mercoledì 03 Aprile 2024
Caccia alla «cometa cornuta»: ora o mai più, tornerà nel 2095
CURIOSITÀ. Il suo passaggio avviene ogni 71 anni. Il fenomeno è molto suggestivo. Le istruzioni per vederla date da La Torre del Sole di Brembate Sopra.
La sua coda, dalla forma irregolare, le ha fatto attribuire il soprannome di «cometa cornuta». Che piace e incuriosisce, ma per la comunità scientifica resta la cometa 12P/Pons-Brooks. Porta infatti il nome degli astronomi che l’hanno scoperta: il 12 luglio 1812 Jean-Louis Pons dall’osservatorio di Marsiglia e, nel suo passaggio successivo, nel 1883, William Robert Brooks. Il suo passaggio del resto non è così frequente. Tutt’altro, visto che avviene ogni 71 anni. Visibile nell’emisfero occidentale da fine marzo ai primi giorni di aprile, appassionati e curiosi hanno ancora un po’ di tempo per godere del suo spettacolo. Poi, la prossima occasione sarà nel 2095. Tra 71 anni, come riporta il sito dell’Agenzia Spaziale Europea.
Le istruzioni per vederla
Cometa periodica del sistema solare, la 12/P appartiene alla stessa famiglia della ben più nota cometa di Halley rispetto alla quale, però, ha un periodo orbitale di 5 anni in meno. Il suo nucleo contiene una miscela di ghiaccio e materiale roccioso. «Come fosse una palla di neve sporca – spiegano da La Torre del Sole di Brembate Sopra –. Quando la cometa si avvicina al sole, il vento solare ne raggiunge il nucleo e crea un po’ lo stesso effetto di quando si soffia su un soffione. Si crea una coda di polveri e gas. Coda che, come accade per ogni cometa, si forma sempre dalla parte opposta rispetto al vento solare». Improvvisi aumenti di luminosità per una coda che le è valsa il soprannome di «cometa cornuta». Il fenomeno è molto suggestivo e vale la pena di provare a osservarlo, alzando lo sguardo al cielo dopo il tramonto sopra l’orizzonte, in direzione ovest. «La cometa è molto luminosa – continuano da La Torre del Sole – ma è visibile a occhio nudo solo in posti dove c’è estremamente buio, lontano dalle luci. Si può vedere anche nelle zone urbane, ma in questo caso sono necessari un binocolo o un piccolo telescopio».
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