Faccia a faccia con l’orso sul sentiero. «Stavo correndo e non ho avuto paura»

SOLTO COLLINA . Alessandro Bianchi, giovane runner del paese, si è ritrovato accanto il plantigrado lunedì alle 18: si è subito allontanato. Probabilmente lo stesso esemplare avvistato a primavera.

L’orso, che in primavera era stato ripreso dalle foto trappole tra Solto Collina e Sovere, potrebbe essere rimasto in zona: lunedì sera, verso l’ora di cena, Alessandro Bianchi, giovane runner di Solto Collina, se l’è ritrovato accanto al sentiero che stava percorrendo. Erano circa le 18 e il giovane, con il frontalino, si stava allenando correndo lungo il sentiero a mezza costa affacciato sul lago: «Ero partito dal paese – racconta – e stavo correndo verso Castro e Poltragno. All’improvviso ho sentito un rumore e mi sono accorto che sotto di me, verso il lago, c’era l’orso che si è subito allontanato di qualche metro e poi ha fissato a lungo la lampada che avevo in fronte, prima di discendere verso il lago. Ripensandoci, probabilmente aveva appena attraversato il sentiero». Non c’è stata nessuna paura, racconta ancora Bianchi, che però non aveva con sé lo smartphone per fare qualche ripresa o qualche fotografia.

Gli agenti della Polizia provincia ora cercheranno di capire se sia lo stesso orso già avvistato in primavera. «Appena si è girato verso di me ha fatto un piccolo scatto, come per allontanarsi, poi si è fermato per osservare la luce della lampada: immagino quindi che lui non mi abbia neanche visto, avendo la luce puntata nei suoi occhi». La distanza permette al ventisettenne di Solto Collina, atleta del Gruppo Sportivo Alpini di Sovere, di non avere dubbi: «Sono anche un appassionato di animali e l’ho visto bene, sul muso e poi quando si è girato per allontanarsi. Non mi sbaglio: più o meno mi arrivava all’ombelico».

Il parere degli esperti

Gli esperti invece escludono in maniera categorica che i segni lasciati sui tronchi delle piante di Esmate siano quelle delle unghie del plantigrado: si tratta in realtà di sfregamenti dei palchi di ungulati, molto probabilmente cervi. Le fotografie che sono state rilanciate sui social non hanno nulla a che vedere dunque con l’avvistamento dell’orso fatto da Alessandro Bianchi.

I biologi che seguono gli spostamenti di questi animali spiegano: «Con questo autunno così mite non è insolito che gli orsi non siano andati in letargo: teniamo anche presente che il riposo invernale dell’orso non è “totale” come quello delle marmotte. Se anche fosse andato già in letargo, avrebbe potuto risvegliarsi per cercare un po’ di cibo». E sul fatto che sia rimasto nell’alto Sebino invece che tornare verso il Trentino da dove probabilmente proviene gli stessi esperti spiegano: «Se l’avvistamento di lunedì sera venisse confermato, è probabile che si tratti di un esemplare maschio rimasto in zona dopo esservi arrivato in primavera. Le femmine invece tendono a ritornare nel luogo d’origine, ma sono necessarie ancora alcune verifiche prima di potersi esprimere in modo definitivo»

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