Soccorso alpino, esercitazione sui nuovi impianti di Colere - Foto

OROBIE. Le prove si sono concentrate sulla nuova ovovia: è stata simulata un’avaria all’impianto, poi le squadre hanno evacuato i figuranti che si trovavano a bordo delle cabine. Ecco le immagini delle operazioni.

Giornata di esercitazione di evacuazione impianti a fune sabato 18 novembre per la VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino. È stata l’occasione, anche per il Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, per conoscere i nuovi impianti installati nella stazione sciistica: una ovovia da dieci posti, per il tratto che va da Colere a Polzone, e una seggiovia a sei posti da Polzone a Cima Bianca, entrambe con sistema di sgancio automatico. L’esercitazione è stata organizzata in vista della stagione invernale, grazie alla disponibilità della società di gestione degli impianti.

Colere, esercitazione sui nuovi impianti

Le immagini delle operazioni del Soccorso alpino della VI Delegazione Orobica

La giornata

La giornata è cominciata con il briefing di presentazione dei lavori con il direttore di servizio e il capo servizio degli impianti di risalita di Colere. Durante la presentazione, i partecipanti hanno avuto modo di conoscere le attrezzature in dotazione agli addetti degli impianti. Gli istruttori del Cnsas a loro volta hanno spiegato agli ingegneri responsabili le tecniche e i materiali in dotazione al Soccorso alpino. Le prove si sono concentrate sulla nuovissima ovovia che, dal paese, permette di raggiungere la località Polzone in pochi minuti. È stata simulata un’avaria all’impianto, poi le squadre hanno evacuato i figuranti che si trovavano a bordo delle cabine. La giornata si è conclusa con un debriefing, in cui sono state analizzate le varie fasi di lavoro.

Lo svuotamento di un impianto, spiega il Soccorso alpino, oltre a essere un’operazione complicata, richiede impegno e attenzione, non solo nella fase in cui vengono calati a terra gli occupanti delle cabine o dei seggiolini ma anche nella fase successiva di accompagnamento in sicurezza degli sciatori fino alla pista. Le linee degli impianti spesso infatti attraversano punti impervi e difficili per la gestione delle persone a terra con sci e scarponi, che non agevolano certo la movimentazione.

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