«Il primo tuffo? Un disastro. Ora sogno le Olimpiadi»

L’INTERVISTA. Parla il 19enne campione di tuffi Stefano Belotti: la passione per il nuoto fin da piccolo, l’impegno con «Ragazzi on the road» e i sogni nel cassetto.

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«Il primo tuffo? È stato un disastro» racconta il campione di nuoto Stefano Belotti che ricorda il suo primo contatto con l’acqua a 7 anni e mezzo. Oggi il campione di Alzano Lombardo, 19 anni compiuti, fa tuffi a livello agonistico da 12 anni. «Cerco di crescere e migliorarmi ogni giorno dal punto di vista della persona e atletico» racconta. Da piccolo voleva fare il veterinario ma ammirava i tuffatori dalle Piscine Italcementi di Bergamo dove i genitori gestivano il bar.

Due medaglie d’argento nella categoria Senior di tuffi ai Campionati Italiani di Categoria Indoor a Bolzano, andati in scena dal 23 al 25 febbraio e sul podio più alto del Campionato mondiale di tuffi (specialità Sincro da tre metri, categoria juniores), a Montreal, in Canada nel 2022, Stefano è in forza alla Fiamme gialle dalla Guardia di finanza. Oggi è anche testimonial di «Ragazzi on the road» per promuovere la sicurezza stradale tra i giovani.

«Il mio sogno nel cassetto sono le Olimpiadi, inutile nasconderlo, ma l’importante è continuare a migliorare me stesso» spiega. Intanto studia Psicologia all’Università degli studi di Bergamo e si allena anche 8 ore al giorno in palestra e in acqua. Nel 2021 ha perso il papà: «Sono appassionato della vita e passo tanto tempo con la mia famiglia, i nonni, la mamma e i miei fratelli».

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