Italia, guai e paure da scacciare nella sera di Belfast

Sinora mai una sconfitta nel girone eliminatorio eppure l’Italia è lì in bilico, benché in testa al gruppo C. Perché divide la vetta con la Svizzera (15 punti per entrambe) ma solo una delle due si qualificherà direttamente al Mondiale di Qatar 2022, quello che si giocherà alle soglie dell’inverno (una follia che scombussolerà i calendari, come dire i bioritmi del calcio).

Mai una sconfitta e stasera rischiamo di finire ai playoff per acciuffare quel palcoscenico planetario (il più bello del pallone) che ci ha già visti fuori nel 2018 e sul quale non saliamo da otto anni. Sembra un paradosso che dentro quelle maglie azzurre fresche di titolo europeo possa pulsare tanta incertezza e anche un po’ di comprensibile paura.

Per passare subito non c’è scelta: bisogna vincere a Belfast e con il risultato più largo possibile per mantenere il vantaggio nella differenza reti con la Svizzera (che a Lucerna non dovrebbe avere problemi a battere la Bulgaria) ed evitare di essere scavalcati in questa graduatoria o – a parità di differenza reti e di gol segnati – in quella dei gol in trasferta negli scontri diretti, avendone gli elvetici realizzato uno in Italia nell’1-1 di venerdì sera, mentre l’andata a casa loro finì 0-0. Senza fare troppi calcoli, bisognerà innanzitutto che gli azzurri sconfiggano l’Irlanda del Nord e non è scontato, visto, tra l’altro, che i green non hanno mai perso in patria nel cammino del girone. E – giocando con le parole –, per meritarsi il «green pass» che permetterà l’accesso immediato al Qatar, servirà la partita perfetta, fatta di concentrazione e straordinaria determinazione a centrare l’obiettivo in un momento delicato (soprattutto psicologicamente).

Mancini – che, da quando guida l’Italia, ha fatto miracoli compensando l’assenza di un attaccante di peso e di fuoriclasse con il gioco e il ritmo (che è un po’ mancato con la Svizzera) conferiti a una squadra di buoni giocatori (ma non di più) e in questa fase deve pure far fronte a una serie di infortuni – proverà a sorprendere gli irlandesi con qualche cambio in formazione che aiuti a spingere. Meglio evitare gli spareggi , che evocano solo incubi, quelli del ct Ventura eliminato dalla Svezia nel 2017 (lo 0-0 di San Siro che ci condannò). Sarebbe una beffa ritrovarsi allo stesso punto con Mancini dopo l’incredibile ricostruzione di cui è stato capace.

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