Italia, l’importanza delle sfide di giugno da Wembley in poi

Mercoledì 1 giugno a Wembley c’è la Finalissima, un titolo intercontinentale per nazioni così denominato dalla Fifa, che opporrà la vincitrice di Euro 2020, la Nazionale azzurra, alla vincitrice della Coppa America, l’Argentina.

La volata del campionato – per lo scudetto, per l’Europa e per la salvezza – ruba ovviamente la scena a qualsiasi altro evento calcistico, ma la stagione del football italiano non si chiuderà domenica 22 maggio né mercoledì 25 con la finale di Conference League a Tirana tra Roma e Feyenoord. Mercoledì 1 giugno a Wembley c’è la Finalissima, un titolo intercontinentale per nazioni così denominato dalla Fifa e che opporrà la vincitrice di Euro 2020, la Nazionale azzurra, alla vincitrice della Coppa America, l’Argentina. Già l’idea di tornare nello stadio londinese che due anni fa salutò il trionfo dell’Italia di Roberto Mancini è piuttosto suggestiva. Speriamo che porti fortuna. Il nostro commissario tecnico ci conta perché «è una bella sfida, la prima di una lunga serie e importante». Pertanto «sarebbe bello vincerla».

Condizione fisica e concentrazione

Le perplessità nascono riguardo la condizione fisica e la concentrazione dopo un campionato che ha spremuto tante energie. Mancini aspetta di vedere i giocatori al momento della convocazione, prevista per giovedì 26 maggio, e nei giorni scorsi si è limitato a dire «speriamo stiano meglio fisicamente». È chiaro che il ct voglia chiudere con un sussulto significativo un ciclo, quello di un gruppo che è arrivato a vincere l’Europeo e poi ha perso nello spareggio con la Macedonia del Nord il biglietto per il Mondiale di quest’anno in Qatar (21 novembre-18 dicembre). Pochi giorni dopo ne avvierà uno nuovo, in Nations League, da sabato 4 (Italia-Germania a Bologna) a martedì 14 giugno (Germania-Italia a Moenchengladbach): in mezzo Italia-Ungheria di martedì 7 a Cesena e Inghilterra-Italia di sabato 11 in una sede da definire. Perché nuovo? Perché a Wembley andranno in campo soprattutto i giocatori che hanno vinto l’Europeo (Chiellini, ai saluti, su tutti) – questa è l’intenzione di Mancini – mentre in Nations League il ct dovrebbe testare forze fresche e giovani, nel segno di un ricambio generazionale. E tra i nomi che potrebbero rientrare nella preconvocazione a Coverciano di martedì 24 maggio aspettiamoci il difensore atalantino Giorgio Scalvini. Non sarà una rivoluzione, ma un mix di uomini esperti e giovani in ascesa come è giusto che si proceda verso l’Europeo in Germania del 2024 e le qualificazioni al Mondiale americano (Usa-Messico-Canada) del 2026.

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