Atalanta, c’è Ilicic tra i convocati per la sfida che può valere l’Europa

L’ultima di campionato Ma non aspettiamoci lo sloveno titolare: potrebbe giocare magari qualche minuto finale e in ogni caso sarà una passerella per salutare un giocatore che ha fatto tanto per la squadra.

La sera di sabato 21 maggio (fischio d’inizio alle 20,45) arriva l’Empoli e l’Atalanta deve vincere (meglio non fare altri calcoli) per sperare in un posto in Europa nella prossima stagione. Ma c’è una novità che ha acceso i cuori nerazzurri alla vigilia: tra i convocati figura anche Josip Ilicic, oltre quattro mesi dopo l’ultima apparizione (in Udinese-Atalanta 2-6 del 9 gennaio scorso). L’attaccante - lontano dalla miglior condizione - andrà in panchina e, al massimo, giocherà qualche minuto nel finale. Comunque avrà la sua meritata passerella così da ricevere il saluto del pubblico dopo aver fatto tanto per la squadra in questi anni (60 reti a fronte di 171 presenze). Formalmente lo sloveno ha ancora un anno di contratto ma è destinato a lasciare l’Atalanta in estate.

A guidare l’attacco in una partita tanto delicata e importante sarà Zapata, supportato da Pasalic e, forse, Boga, tenuto conto che Muriel è infortunato e Malinovskyi è squalificato. Gli altri due assenti saranno Toloi e Pezzella, anche loro fuori combattimento. Non dovesse partire Boga dal primo minuto, non va escluso l’avanzamento di Koopmeiners o Pessina o,ancora, l’opzione Miranchuk.

Ma attenzione che Koopmeiners potrebbe giocare a centrocampo vicino a Freuler se Gasperini deciderà di arretrare de Roon un’altra volta in difesa. Davanti a Musso potremmo però rivedere Scalvini nel trio con Palomino e Djimsiti (e Demiral che partirebbe ancora in panchina). Sulle ali, sicuro del posto Zappacosta, mentre Hateboer è favorito su Maehle. Chiunque giochi, bisogna cercare di intascare i tre punti, con l’orecchio dei bergamaschi teso a captare le notizie che in contemporanea arriveranno da Firenze, dove i viola, ora a quota 59 insieme all’Atalanta, cui contendono l’Europa, se la vedranno con la Juventus, che non ha più nulla da chiedere al campionato se non una chiusura dignitosa (il posto Champions è già in cassaforte).

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