Atalanta, il flop contro la Spal
svelato dalle mappe dei passaggi

La partita di lunedì sera contro la Spal ha decretato la seconda sconfitta stagionale, peraltro consecutiva dell’Atalanta. Con l’aiuto di alcuni dati statistici e l’utilizzo delle due pass-map (mappe che riproducono le traiettorie medie dei passaggi di un’intera partita) riprodotte qui a fianco, cercheremo di analizzare dal punto di vista quantitativo e posizionale la partita degli orobici.

La prima delle due pass-map, si riferisce all’undici titolare, schierato con il 3-4-3 (modulo poi modificato in 3-4-1-2). Rispetto alla posizione occupata abitualmente dall’Atalanta sul campo, i due laterali di centrocampo (Gosens a sinistra e Castagne a destra) sono molto più interni. Solitamente l’Atalanta utilizza tutta l’ampiezza del campo, e i due esterni, in fase offensiva giocano quasi paralleli alla linea laterale.

Dei due, è soprattutto Gosens ad occupare una posizione molto interna, tanto da farlo giocare spesso nella stessa porzione di campo di Freuler. Anche Gomez, evidenzia una posizione più bassa rispetto al solito, evidenziando il fatto che spesso è dovuto risalire il campo per ricevere palla. La squadra mostra nel complesso una forma piuttosto allungata. Anche questo è molto insolito per le squadre allenate da Gasperini, che tendenzialmente, sono corte sul campo. Questo allungamento della squadra, è dovuto alla «media» dei due tempi. Nel primo, la squadra è risultata più bassa, e molte volte ha faticato a risalire il campo. Nella ripresa un aumento del possesso palla ed un’occupazione più stabile della metà campo avversaria, ha contribuito a dilatare la distanza dei reparti mostrati dalle mappe.

La seconda mappa mostra la disposizione dell’Atalanta con l’ingresso di Pasalic (che occupa una posizione più centrale ed avanzata di quella occupata da de Roon), ed Ilicic, la cui posizione risulta più accentrata per il fatto che mostra la sua posizione media, ricordando che lo sloveno ha giocato dal 38° al 78° a destra, e poi, con l’uscita di Gomez per Barrow si è spostato a sinistra lasciando al gambiano la posizione di esterno alto di destra.

Le righe nere ci mostrano le dieci migliori linee di passaggio utilizzate dai nerazzurri. Il dialogo tra Gosens e Freuler è quello più prolifico, con 20 passaggi (11 da Gosens verso Freuler e 9 in senso inverso). Il giocatore con cui Gomez ha dialogato di più, è stato Freuler (15 passaggi tra i due), mentre l’ultima linea per ordine di importanza è quella tra Toloi e Zapata con 11 passaggi. I giocatori più coinvolti nella rete dei passaggi orobici, sono i due difensori Masiello e Toloi. Andrea ha effettuato 54 passaggi (di cui 48 riusciti), l’argentino ha tentato lo stesso numero di passaggi (54) completandone 46. Il possesso palla dell’Atalanta è stato nel suo complesso del 57%, contro il 52% di possesso medio della scorsa stagione, ma è stato molto altalenante.

Ad una buona fase iniziale nei primi minuti (possesso palla pari al 60% circa), ne sono seguite due meno brillanti dove il possesso palla è calato drasticamente fino al 40% dell’ultimo quarto del primo tempo. Nella ripresa il possesso è oscillato tra il 59% ed il 68%. I tiri verso la porta avversaria sono stati 12. Il dato è leggermente più basso rispetto alla media stagionale che è di circa 14, va però ricordato che solo uno di questi tiri è finito nello specchio della porta di Gomis.

Nell’analisi dedicata al calcio, per valutare la pericolosità dei tiri è stato introdotto il concetto di «expected gol». Gli expected gol (d’ora in poi xg) rappresentano la percentuale di probabilità che una conclusione si trasformi in rete, in base allo studio di database storici. L’Atalanta nella scorsa stagione finalizzava per 1,84 xg a partita (in pratica costruiva occasioni per realizzare circa due reti a partita). Lunedì sera, gli xg creati dai nerazzurri sono stati di 1,23 (sotto media). Questo problema si trascina da alcune gare e ha avuto il suo minimo stagionale la scorsa domenica contro il Cagliari, con soli 0,65 xg.

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