Atalanta, la grande attesa e il ritorno allo stadio. I tifosi a Reggio e a Bergamo - Foto

Le ore che precedono la finale di Coppa Italia sono state ore febbrili per i tifosi: sia per i pochi fortunati che sono a Reggio Emilia, sia per quelli che hanno visto la gara in tv. Guarda la diretta di Bergamo Tv.

Sono state ore di attesa per i tifosi bergamaschi, sia per quelli che sono riusciti ad accaparrarsi i pochi biglietti per entrare allo stadio di Reggio Emilia sia per quelli, la maggior parte, che sono rimasti a Bergamo.

Dopo il saluto di mister Gasperini che ha ringraziato e salutato i tifosi martedì sera

Mercoledì sera 19 maggio gli atalantini, con magliette e bandiere nerazzurre, sono entrati allo stadio, un’emozione particolare visto che i tifosi mancavano dagli spalti da Atalanta-Valencia a San Siro del 19 febbraio del 2020.

All’International School of Bergamo una mattinata all’insegna dei colori nerazzurri con l’Atalanta Day. Gli studenti di tutte le età (dalla scuola materna al liceo) si sono vestiti di neroazzurro. L’iniziativa a sostegno dell’Atalanta è nata dall’idea dei ragazzi e degli insegnanti, molti dei quali stranieri, che sono diventati super tifosi dell’Atalanta.

Grandi emozioni nella serata e grande entusiasmo per la prima gara col pubblico post-lockdown con cori sugli spalti, striscioni, cantando tutti insieme l’inno nazionale di Mameli interpretato per l’occasione dalla cantante Annalisa. Tutta un’altra atmosfera rispetto al silenzio assordante con le porte chiuse che ha contraddistinto tutto lo sport. «Tornano i tifosi, che emozione: è un altro passo verso la normalità», ha detto il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, presente in tribuna. Prova del nove superata anche per la Lega Serie A (che ha preso questo match come esperimento per i futuri eventi calcistici) e per l’App «Mitiga» utilizzata per gli ingressi dei tifosi.

I 4.300 tifosi dovevano entrare con un tampone negativo (oppure un certificato vaccinale con iter completato o di guarigione nei sei mesi precedenti) caricato digitalmente sull’applicazione, associandolo al biglietto acquistato che poi ha generato un Qr-Code per entrare ai tornelli. «Tutto è filato liscio - fanno sapere i tecnici di “Mitiga” che hanno assistito gli steward nelle fasi di validazione dei ticket - Solamente un centinaio di persone sono dovute andare in biglietteria a farsi “validare” il tampone perché svolto in farmacie non convenzionate con Federfarma e dunque solo in possesso del certificato cartaceo».

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