Pugni sul volto all’arbitro: squalificato per cinque anni

Calcio giovanile e dilettanti. L’episodio risale a domenica 12 marzo nel match della Colicoderviese (Lecco) contro la Vertovese: un giocatore degli Allievi regionali ha aggredito con estrema violenza l’arbitro della sezione Aia di Lovere sul campo di Rovetta.

Cinque anni di squalifica: il Giudice sportivo ha sanzionato con la massima severità un giocatore, classe 2006, della Colicoderviese che domenica scorsa, al termine della gara giocata a Rovetta contro la Vertovese, ha aggredito con estrema violenza l’arbitro. Come si legge nel dispositivo, a seguito di un provvedimento disciplinare notificato nel dopopartita, «il calciatore avvicinava l’arbitro e lo colpiva con tre pugni al volto… provocandogli forte dolore, mal di testa lancinante e copiosa perdita di sangue dal naso…» (il referto medico parla di sospetta infrazione delle ossa nasali).

Il Giudice evidenzia anche che il giovane atleta, il giorno dopo, ha inviato una nota in cui ha dichiarato di «aver subito compreso di aver sbagliato nel compiere violenza verso l’arbitro, col quale non gli è stato concesso di scusarsi subito dopo il fatto»; s’è detto «dispiaciuto per aver deluso tutti i compagni e i dirigenti», aggiungendo di aver compreso che «con la violenza non si risolve nulla… È un insegnamento che porterò nella mia vita… l’unica cosa che vorrei… è poter incontrare l’arbitro per scusarmi personalmente». Tutto questo, comunque, non gli ha evitato la squalifica sino al 15 marzo 2028.

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