«Scanzo in Serie D, la vittoria dello spogliatoio. Niente primedonne, forti nelle difficoltà»

CALCIO ECCELLENZA. I giallorossi risalgono dopo 4 anni. Il ds Campi: «Mai visto un gruppo così né da giocatore, né da dirigente. Ruoli chiave confermati prima di sapere come sarebbe finita».

Scanzorosciate

«Vogliamo provare a dare fastidio a tutti». Agosto 2024, il giorno del raduno: da Scanzorosciate sale una dichiarazione d’intenti carica di buoni auspici, cosa peraltro comune a tutti, in estate: se non fosse che stavolta si è davvero andati oltre le aspettative e oggi siamo qua a celebrare l’impresa di una squadra salita in maniera trionfale dall’Eccellenza alla Serie D. Riepilogando: secondo posto dopo un estenuante testa a testa con la Rovato Vertovese (74 punti: molte volte arrivi primo con meno), i playoff regionali evitati, quelli nazionali vinti superando prima i padovani dell’Arcella, poi i genovesi del Rivasamba, battuti domenica a Sestri Levante con un secco 2-0.

«Emozioni fortissime»

«Un’impresa che ci ha regalato emozioni fortissime, uniche», rimarca il diesse Mirco Campi: «Era una finale senza appello, c’era pure il rischio di vanificare una stagione comunque clamorosa: ma il gruppo ha dato una risposta fantastica, portando a compimento un cammino iniziato, lo ricordo, fra novità e difficoltà». Giova infatti rammentare che al termine della passata stagione lo Scanzo è stato profondamente rinnovato, nei quadri (a partire dallo stesso Campi e da mister Alessio Delpiano) e nella rosa, tra l’altro penalizzata in avvio da non pochi guai fisici: «Se pian piano le speranze si sono tramutate in sogno è stato innanzitutto per merito di una società capace di supportare ogni necessità, anche in forza di tanti collaboratori che hanno svolto il loro compito prezioso. Sotto l’aspetto tecnico il nostro allenatore ha dato un input strabiliante, affiancando alle sue competenze la capacità di gestire e motivare una rosa priva di primedonne; e i giocatori hanno dato risposta totale, mettendosi sempre a disposizione con una carica e un’intensità che io, da giocatore prima e dirigente poi, non ricordo di aver mai visto altrove».

«Se pian piano le speranze si sono tramutate in sogno è stato innanzitutto per merito di una società capace di supportare ogni necessità, anche in forza di tanti collaboratori che hanno svolto il loro compito prezioso»

Alchimia perfetta

L’alchimia perfetta ha dunque condotto il club del presidente Tiberio Sala al ritorno in Serie D, da dove lo Scanzo era sceso al termine del campionato 2020/21. Le basi per la nuova avventura sono già state poste da tempo, con la riconferma del direttore sportivo, dell’allenatore e di diversi giocatori (da capitan Valois al portiere Colleoni, passando per i vari Zambelli, Binetti e via dicendo). «E tutto questo ancor prima di sapere come sarebbe andata a finire l’avventura: è stata una reciproca prova di fiducia, che l’ambiente ha saputo dare a sé stesso ben consapevole di come la prossima sfida sarà ancora più probante».

«Volevamo solo dare fastidio»

Lo Scanzo l’affronterà con la stessa serietà, la stessa struttura, le stesse abitudini: quelle che dovevano portarlo a dar fastidio a tutti e, alla fine, gli hanno permesso di raccogliere, da tutti, un plauso ammirato.

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