Super Ihemeje ai Mondiali: terzo nelle qualificazioni nel salto triplo

Atletica Splendida prova di Emmanuel Ihemeje ai Mondiali di atletica di Eugene, in Oregon. Nelle qualificazioni del salto triplo il 23enne cresciuto a Verdellino ha chiuso con la terza misura (17,13) e ora sogna per la finale.

L’obiettivo era un posto fra i migliori dodici triplisti al mondo, ma Emmanuel Ihemeje ha fatto molto di più: nelle qualificazioni del salto triplo di venerdì 22 luglio ha saltato 17 metri e 13 centimetri qualificandosi alla finale dei Mondiali di Eugene, in Oregon, con la terza miglior misura.

Due salti sopra i 17 metri

La gara di Emmanel inizia con il botto: è il primo a saltare e piazza subito un’ottima misura, 17,03, a due centimetri dal limite per la qualificazione diretta e soprattutto la quasi certezza di essere fra i migliori dodici (alla fine l’ultimo a strappare la qualificazione è l’indiano Eldhose Paul con 16,68). Tant’è che l’azzurro preferisce non presentarsi in pedana alla seconda prova e quando lo fa per la terza vola addirittura a 17,13 (vento +1,1), primato personale stagionale a un solo centimetro dal suo record all’aperto (indoor vanta invece 17,26). Un risultato che lo proietta alla finale in programma nella notte fra sabato 23 e domenica 24 luglio (quando in Italia saranno le tre di notte) con licenza di sognare: la sua è infatti la terza misura, peraltro vicina a quella del portoghese Pedro Pichardo (il campione olimpico è il migliore con 17,16) e di Fabrice Zango (17,15) .

In finale anche un altro azzurro, Andrea Dallavalle, settimo con 16,86, mentre Tobia Bocchi si ferma a dieci centimetri dalla qualificazione e chiude 15° assoluto con 16,58.

Finale nella notte fra sabato e domenica

Ovviamente soddisfatto Ihemeje (cresciuto nell’Estrada, ora portacolori dell’Aeronautica) dopo la qualificazione: «Sono ambizioso e ho il vantaggio di gareggiare in casa» ha detto il bergamasco di origine ivoriana che studia proprio alla Oregon University e si è preso tre degli ultimi quattro titoli universitari Ncaa. La speranza è che il bello debba ancora venire: appuntamento alla finale nella notte fra sabato e domenica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA