Sul viale fra i binari del tram e la Banca d’Italia, viaggio nel centro di un secolo fa

IERI E OGGI. Con questa foto di Storylab torniamo indietro di oltre un secolo in viale Roma, con il tram della linea 1 e il palazzo della Banca d’Italia, primo edificio realizzato nel grande piano di riqualificazione del centro cittadino all’inizio del Novecento.

Più di un secolo di storia in uno scatto. Con questa foto condivisa su Storylab.it da Giuliano Rizzi andiamo in viale Roma. Sulla destra si vede l’edificio della Banca d’Italia, che allora svettava solitario lungo la strada che sale verso Città Alta. È stato infatti il primo palazzo di quello che è passato alla storia come il «Centro piacentiniano», il grande progetto di riqualificazione che all’inizio del Novecento cambiò il volto di Bergamo bassa.

Addio alla vecchia Fiera

All’ingegnere Giuseppe Murnigotti si deve la prima intuizione di salvaguardare la vista di Città Alta nella realizzazione del nuovo centro, visione che venne ripresa nelle proposte e nelle decisioni successive, con il progetto dell’architetto Marcello Piacentini e dell’ingegnere Giuseppe Quaroni scelto dal Comune e realizzato. Nell’ambito del piano piacentiniano furono demoliti i vecchi edifici della vecchia Fiera e tra i 1912 e il 1915 venne costruita appunto la sede della Banca d’Italia. Arrivarono poi, dal 1922 al 1927, il Credito Italiano, la Torre dei Caduti, la Camera di Commercio, il blocco di edifici sul Sentierone, la Banca Bergamasca e il palazzo di Giustizia.

La filiale della «Banca Nazionale» (all’epoca si chiamava così) fu istituita con Regio Decreto il 17 novembre 1860 e avviò la sua attività nel 1861 in via Sant’Orsola, poi con l’esigenza di trovare una sede più idonea nel 1909 l’istituto acquistò un’area nel nuovo centro che stava nascendo. Spuntò così l’edificio che vediamo ancora oggi lungo viale Roma, sulla destra salendo verso Città Alta.

Il tram

Nello scatto d’epoca si vede anche il tram, un altro pezzo di storia della città di cui abbiamo parlato tante volte grazie alle foto di Storylab che raccontano la Bergamo del passato. Quello nella foto è un tram elettrico della linea 1, che collegava la stazione ferroviaria alla stazione inferiore della funicolare. La rete del tram nel suo massimo sviluppo arrivò a contare nove linee urbane e suburbane, per un’estensione complessiva di circa 40 km, poi, sul finire degli anni Cinquanta, fu smantellata e sostituita da autoservizi. Nel 2009 la «rinascita» con il tram della linea T1 Bergamo-Albino, alla quale si aggiungerà dal 2026 la linea T2 Bergamo-Villa d’Almè.

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